15/04/2020

The Circle, su Netflix il reality dove tutto avviene in chat

Veronica Colella Pubblicato il 15/04/2020 Aggiornato il 15/04/2020

Si ispira al Grande Fratello il nuovo format semplice ma di grande successo in cui i concorrenti fanno amicizia, flirtano e litigano solo in chat senza mai incontrarsi

the circle

Tra le tante distrazioni offerte dalla tv, ce n’è una che spicca per l’involontaria ironia del suo tempismo. The Circle, approdato con successo su Netflix a partire dallo scorso gennaio, è un reality dal format semplice ma efficace. Anziché formare un gruppo di improbabili coinquilini, i concorrenti si ritrovano in chat collegandosi ognuno dal proprio piccolo appartamento.

Una situazione che ricorda da vicino la nostra, raccontando con un pizzico di umorismo sia i sentimenti di alienazione che le piccole strategie impiegate per sentirsi a proprio agio in una normalità fatta di distanze da colmare.

Isolati, ma non soli

L’idea è nata nel Regno Unito, dove The Circle ha fatto il suo debutto nel 2018 su Channel 4. Gli autori hanno preso ispirazione dal Grande Fratello, rinnovandone però i contenuti per adattarli ai nostri tempi. Niente più pubblico o visite dall’esterno (al massimo un videomessaggio di incoraggiamento dalla mamma), solo una piccola comunità in cui le persone intrecciano amicizie, flirtano, litigano e si ritrovano per un caffè a distanza senza mai incontrarsi. Un mondo fatto di selfie e di battute taglienti con cui conquistare la simpatia del resto del gruppo, seguiti dalle telecamere ma con la possibilità di passare intere giornate in pigiama. All’inizio sono tutti un po’ spaesati, ma è difficile sentirsi soli chattando 24 ore al giorno: si creano fin da subito piccoli rituali quotidiani e scambi di confidenze, come se si fosse amici da sempre. Tanto che a fine esperienza sono in molti a chiedersi come faranno a riabituarsi agli incontri faccia a faccia.

La competizione

In palio c’è un premio di circa 100.000 euro, da vincere attraverso una gara di popolarità che somiglia molto alla distopia digitale di Nosedive, l’episodio di Black Mirror in cui il valore di una persona viene soppesato in base ai like ricevuti. A fine giornata, ognuno degli otto abitanti della comunità dovrà stilare una classifica mettendo gli altri concorrenti in ordine di preferenza. I due più popolari diventeranno influencer per un giorno e potranno godersi un aperitivo nel loft (rigorosamente in stanze separate), ma avranno anche il difficile compito di scegliere chi eliminare, per fare posto a un nuovo concorrente. Una posizione che può essere molto scomoda, soprattutto quando si mettono insieme anime candide e cinici strateghi.

Attenti al catfish

La parte più intrigante del gioco per chi lo guarda da casa? Sapere in anticipo chi è entrato sotto mentite spoglie. Come in qualsiasi social, infatti, non tutti sono chi dicono di essere. Le ragioni per mentire sono tante: c’è chi teme di non essere accettato per il proprio aspetto, chi si inventa una seconda vita in cui essere finalmente popolare e chi, semplicemente, vuole divertirsi a interpretare un personaggio sottovalutando le mille complicazioni a cui andrà incontro. Non è contro le regole nemmeno partecipare in coppia, nascondendosi dietro a un solo nickname. Quella del catfish è una possibilità che il reality sfrutta al massimo del suo potenziale, alzando la tensione grazie al privilegio concesso a chi lascia la “casa”. Chi è stato eliminato può visitare un concorrente a sua scelta, con la facoltà di sbugiardare eventuali impostori nell’ultimo messaggio lasciato al gruppo.

Dopo America e Brasile, in arrivo la Francia

Le prime due edizioni prodotte da Netflix sono già disponibili. A sorpresa, la versione americana è stata la meno velenosa mentre in quella brasiliana non sono mancati i tiri mancini. Il binge watching è comunque assicurato, sia per la quantità di colpi di scena che per l’ottimo lavoro degli autori nel dosare persone genuine e veri artisti della truffa. Entrambe sono state rinnovate a fine marzo per una seconda stagione, mentre su Netflix è appena uscita la versione francese, che promette lo stesso mix di leggerezza e spirito kitsch.