Pazza per il sushi? Occhio a queste regole

Redazione Pubblicato il 09/04/2018 Aggiornato il 09/04/2018

Il cibo giapponese piace sempre di più ed è anche sano, perché punta su vegetali e pesce. Ma occhio alle quantità

sushi

Tutti pazzi per il sushi. Il fascino esotico dei famosi rotolini conquista gli italiani che riempiono i ristoranti giapponesi e, quando non hanno voglia di uscire, ordinano a domicilio tonnellate di riso, pesce crudo e alghe (le richieste sono impennate nell’ultimo anno).

Via libera dei nutrizionisti: la cucina giapponese è ipocalorica, calibrata e completa, perché le pietanze associano carboidrati, proteine e vegetali nelle giuste proporzioni.

Purché si scelgano prodotti sicuri e si punti a equilibrio, varietà e moderazione.

Ecco 10 regole salva-salute

  1. Puntate sul tris: pesce, alghe e soia. Il pesce, dal tonno al salmone, è fonte di acidi grassi Omega 3, che proteggono cuore e cervello. La soia è ricca di isoflavoni, con effetti positivi sulla salute cardiovascolare e delle ossa. Le alghe (nori, kombu e wakame) sono ricche di proteine, sali minerali, Omega 3 e vitamine.
  2. Aprite il pasto con un piattino di edamame, i fagiolini giapponesi: spezzano la fame con poche calorie e forniscono amminoacidi, minerali, vitamine e fibre.
  3. Come primo piatto scegliete una zuppa, che ha un ottimo potere saziante ed è un piatto completo.
  4. Come secondo sono ottimi i sashimi, le tagliate di tonno, salmone o branzino servite senza condimenti, o le tartare, sempre di pesce crudo, con un contorno di funghi, alghe o cavoli.
  5. Scegliete rotolini semplici, come il nigiri (l’ovale di riso con una fettina di pesce sopra) o i sushi roll vegetariani o di pesce, che sono sfiziosi e hanno poche calorie.
  6. Non ordinate troppi piatti a base di riso: viene addizionato con zucchero e aceto e questo fa lievitare la quota calorica.
  7. Limitate i fritti (un solo piatto), come involtini primavera e cotolette di maiale giapponesi.
  8. Non esagerate con la salsa di soia, lasciata sul tavolo per intingere le pietanze. Anche se ha molte meno calorie dell’olio extravergine d’oliva (appena 6 per 10 grammi, contro le quasi 90 dell’evo nostrano), è ricca di sale.
  9. Da bere, ordinate del tè verde: il matcha è il più famoso, ricco di vitamine e polifenoli e dalle eccellenti proprietà digestive.
  10. Attenzione alle formule “all you can eat”: anche se le porzioni servite sono in genere ridotte, la scusa della condivisione dei piatti con amici e colleghi spinge talvolta a ordinare più del necessario.