Carosello in Love: viaggio sentimentale tra pubblicità e sogni

Non solo la nostalgia, ma anche la magia del passato si respira in Carosello in Love, il film tv (prodotto da Grøenlandia in collaborazione con Rai Fiction) che ci fa partire idealmente per un viaggio sentimentale tra pubblicità, sogni e desideri, che rievoca l’atmosfera di un’epoca in cui la televisione riusciva a unire il Paese e a far sognare milioni di italiani.

Diretto da Jacopo Bonvicini, il film ha per protagonisti Ludovica Martino e Giacomo Giorgio. Nel cast anche Alessandro Tedeschi, Federico Tocci, Alberto Astorri, Guido Quaglione, Isabella Mottinelli, Giuseppe Brunetti e con Massimo De Lorenzo e Dora Romano.

Tra amore e televisione

Siamo nel 1957, anno in cui la televisione entra con forza nelle case degli italiani, trasformandosi in un fenomeno culturale di massa. Laura è ragazza ambiziosa, creativa e determinata, affascinata dal mondo della TV, mentre Mario è un regista disilluso ma brillante, che approda al Carosello con l’idea che sia solo una parentesi temporanea, prima di tornare alla sua aspirazione più forte ovvero il cinema d’autore. Tra i due nasce un legame complesso, fatto di distanze e riconciliazioni, mentre intorno a loro l’Italia cambia, cresce e si racconta attraverso il linguaggio nuovo della pubblicità e della televisione.

La parola ai protagonisti

Laura è interpretata da Ludovica Martino che, durante la conferenza stampa di presentazione, racconta: «È una ragazza molto rivoluzionaria per il suo tempo. Vive il sogno della televisione non potendosela permettere, la vede all’interno del suo condominio grazie ai vicini di casa più facoltosi e si immerge in questa visione collettiva. Il suo desiderio è di lavorare in Rai, andando contro quello che vorrebbe la sua famiglia, che la vedrebbe sposata. Però lei sa che non sarà mai felice tra le quattro mura domestiche ed è decisa a trovare il suo posto nel mondo. In seguito la troviamo donna emancipata che, dopo essere entrata in Rai facendo caffè, è riuscita ad avere la meglio su un ambiente maschilista e a diventare autrice di caroselli. C’è poi la storia con Mario, che gira intorno a un tempismo sbagliato, dato che i due ci mettono vent’anni per ritrovarsi e innamorarsi, credendo davvero nella possibilità di questo amore».

Mario ha il volto di Giacomo Giorgio, che dice: «È un tipo vanesio, un po’ arrogantello, che però nasconde una grandissima sensibilità e fragilità. Io quindi, interpretandolo, gli ho perdonato tutto. Mi è piaciuta la possiblità di raccontare l’errore: lui sognava il grande cinema, ma si è trovato a fare pubblicità rendendosi conto vent’anni dopo di aver fatto comunque qualcosa di importante. Non si considera un fallito, ma trova la felicità in un’altra ottica».