04/11/2025

Chirurgia estetica, sicurezza innanzitutto

Alberta Mascherpa Pubblicato il 04/11/2025 Aggiornato il 04/11/2025

Parte dall’Italia il richiamo di cento specialisti per tutelare la salute di chi sceglie un ritocco

Ritocco sicuro

Trattamenti eseguiti senza le necessarie competenze mediche, da operatori non qualificati, in strutture non idonee.

E non si parla solo di infiltrazioni di ialuronico o di botulino, già di per sé pericolose se non fatte a dovere.

Parliamo anche di veri e propri interventi che possono rappresentare un serio pericolo quando in sala operatoria non ci sono le dovute premesse.

 

Crescono le richieste

Un fenomeno, quello del far west in sale operatoria, per altro in crescita a livello globale, che assume contorni particolari in Italia, paese che in un solo anno, secondo i dati ISAPS, International Society of Aesthetic Plastic Surgery, è passato dal nono al quarto posto nella classifica mondiale delle nazioni dove vengono eseguiti più interventi di chirurgia estetica.
«Ogni anno, una parte della nostra attività chirurgica è dedicata a correggere gli errori commessi da altri e provocati da trattamenti errati o improvvisati» sottolinea la dottoressa Chiara Botti, docente di chirurgia plastica presso le scuole di specializzazione delle Università di Padova, Verona e dell’Università Cattolica di Roma e tra i promotori di BBF, uno dei più importanti convegni europei di medicina estetica tenutosi di recente a Salò.

 

Il decalogo per non correre rischi

«Siamo di fronte a una vera e propria esplosione di richieste e la cronaca purtroppo riporta sempre più frequentemente le conseguenze drammatiche che possono scaturire dall’improvvisazione» continua l’esperta che sottolinea l’importanza di aiutare chiunque decida per un ritocco a scegliere la sicurezza. Questi i consigli in merito.

  1. Verificate le credenziali del medico: è possibile controllare l’iscrizione all’Ordine dei Medici sul sito FNOMCeO e l’appartenenza ad almeno una delle due società scientifiche di settore (AICPE, SICPRE).
  2. Restate con i piedi per terra: è un rischio lasciarsi influenzare esclusivamente dai social e idealizzate il futuro risultato dell’operazione basandosi solo sulle pubblicità online.
  3. Chiedete dove opera: gli interventi devono svolgersi in strutture sanitarie autorizzate e certificate. Occorre tassativamente diffidare di studi medici generici o ambulatori non attrezzati per la chirurgia.
  4. Prendetevi tempo per decidere: un chirurgo serio non spinge a decidere immediatamente. La prima visita serve a informare e valutare, non a vendere un servizio.
  5. Esigete chiarezza sui rischi: ogni intervento comporta sempre controindicazioni e possibili complicanze. Devono essere spiegate nel dettaglio, senza minimizzare.
  6. Diffidate di chi promette miracoli: è sempre utile verificare con il medico, se possibile, casi di interventi simili a quello che si sta chiedendo, con risultati realistici.
  7. La chirurgia low-cost non funziona: sicurezza e competenza non hanno prezzo. La scelta del professionista non può essere unicamente basata su criteri economici. 
  8. Non cercate scorciatoie sui controlli pre-operatori: analisi del sangue, elettrocardiogramma, eventuali esami specifici possono sembrare noiosi o eccessivi, ma sono fondamentali per la sicurezza. Chi li minimizza o li salta espone il paziente a un gravissimo rischio.
  9. Pretendete un consenso informato dettagliato: mai firmare moduli generici. E’ importante capire esattamente cosa comporta l’intervento, passo dopo passo.
  10. Assicuratevi del follow-up: fondamentale chiedere su chi si potrà contare nel post-operatorio, con quale frequenza e cosa succederà in caso di complicanze. Il chirurgo deve garantire assistenza continuativa.