Solitudine estiva: superala così
Avere più tempo a disposizione può creare un vuoto emotivo, che predispone alla tristezza e alla solitudine. Inverti la rotta. Ci sono tanti modi per vivere l’estate, per esempio facendo volontariato, oppure organizzando e partecipando a eventi di comunità
L’estate non sempre è sinonimo di gioia e momenti in compagnia. Per alcune persone, questo periodo porta con sé un vuoto emotivo che può sfociare nella solitudine e amplificare un senso di mancanza, anche quando siamo in mezzo agli altri. Gli esperti di Antoniano, realtà che traduce la prossimità in azioni concrete e quotidiane fondate su ascolto e condivisione, ci spiegano come nutrire legami autentici e combattere la povertà relazionale in estate.
Invitare qualcuno
L’estate è un momento in cui si ha spesso più tempo libero: una cena organizzata con poco preavviso, un caffè o una passeggiata insieme sono occasioni concrete di incontro, in cui la parola acquista più valore di uno scambio di messaggi scritti. A questo si aggiunge la possibilità di condividere, magari utilizzando i canali digitali, una mappa dell’accoglienza estiva scambiandosi suggerimenti sui luoghi della città che offrono compagnia, vita sociale o riparo dal caldo. Questa rete di informazioni diventa un modo per fare sì che nessuno si senta solo e trasformare gli spazi comuni come biblioteche, parchi, centri culturali o oratori in punti di incontro.
Rimanere in ascolto
L’attenzione è il primo gesto di empatia verso l’altro. Chiedere a qualcuno “Come stai?”, soffermandosi sul significato di questa domanda, manifesta l’intenzione di rimanere in ascolto, prima ancora che di raccontare qualcosa di sé.
Offrire il proprio tempo
Il tempo condiviso è un regalo prezioso e lo si può offrire anche attraverso il volontariato, un’esperienza che arricchisce. In un momento dell’anno in cui ci si può sentire molto soli, creare delle interazioni aiuta a spostare l’attenzione sull’altro.
Un gesto semplice, come una chiacchierata con la vicina di casa, fornisce nuovi stimoli e fa scoprire nuovi interessi.
Inoltre, è un buon modo per sperimentare il lavoro di squadra e un’opportunità per conoscere storie e persone nuove.
Creare momenti di comunità per chi resta
I momenti sociali non sono legati solo all’idea di viaggio e vacanza: a volte non è possibile partire, ma questo può essere trasformato in un’occasione per riscoprire il luogo in cui si vive o per visitare un posto mai visto. Un pic nic, una cena di quartiere o un gruppo di lettura possono diventare momenti di condivisione.
Insieme è meglio
Chi si sente solo ha bisogno di sentirsi parte di qualcosa: ascoltare una storia, dare un abbraccio e tendere una mano sono gesti che avvicinano le persone e le rendono libere dai paragoni e dalle pressioni sociali. Ogni azione che avvicina gli esseri umani permette di ripensare all’estate come un tempo nuovo.
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