30/06/2025

San Siro Dance: Gabry Ponte fa ballare 55mila persone

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 30/06/2025 Aggiornato il 30/06/2025

La prima volta di Gabry Ponte a San Siro fa sold out e trasforma lo stadio milanese in una grande discoteca tra ritmi serrati ed emozioni

Gabry Ponte - San Siro Dance

È stato un evento unico, destinato ad entrare nella storia dei live italiani. Protagonista Gabry Ponte, primo dj ad esibirsi allo Stadio San Siro di Milano, che ha attirato circa 55mila persone da ogni parte d’Italia e non solo (più di 3000 biglietti, infatti, sono stati venduti all’estero).

Un sold out vero (ci sembra giusto sottolinearlo con i tempi che corrono) con un pubblico eterogeneo, anche a livello anagrafico.

Si sono visti infatti adulti della Generazione X (un gruppetto indossava anche una maglietta che citava il brano Che ne sanno i 2000), Millennials e qualcuno anche più giovane.

Lo show, trasmesso in diretta da RTL 102.5, è stato di grande impatto anche a livello coreografico (con tanto di corpo di ballo) e visual. Non sono mancate le special guest sul palco come Paola Iezzi, Danti e Kel.

Poco prima dell’inizio di San Siro Dance, Gabry Ponte ha incontrato i giornalisti ed eravamo presenti anche noi.

La parola a Gabry Ponte

Lo stato d’animo prima di salire sul palco? «Sono agitato anche quando salgo in consolle nei club con poche centinaia di persone, ma maschero bene. Quando smetterò di esserlo vorrà dire che è giunto il momento di non esibirmi più» – spiega Gabry Ponte – «Per me è fondamentale trovare la giusta connessione con il pubblico e quando suono lascio che la musica faccia il suo lavoro ovvero unire le persone».

Come ha preparato lo show? «Il mio primo San Siro arriva a 50 anni suonati e ho voluto che comprendesse non solo cose del passato, ma anche del presente e del futuro. Sono infatti sempre al lavoro su produzioni nuove e mi piace testarle con il pubblico dal vivo. È un tipo di show mutuato dai grandi festival internazionali, per il quale abbiamo cercato di costruire un’atmosfera in crescendo, prestando inoltre una certa attenzione anche alla parte visual».

E aggiunge: «Poi mentre lavoravamo allo spettacolo sono successe tante cose: il brano “Tutta l’Italia”, che era stato pensato per i fan proprio per questo evento, è diventato jingle del 75esimo Festival di Sanremo e mi ha portato a partecipare all’Eurovision Song Contest per San Marino».

DANCE&LOVE La mia musica, la mia vita

Tra le varie cose successe nell’ultimo anno c’è anche la pubblicazione dell’autobiografia di Gabry Ponte, dal titolo DANCE&LOVE La mia musica, la mia vita (edita da Rizzoli).

Il libro racconta di come un ragazzino nerd con la passione per la musica dance è diventato un dj-producer di fama internazionale (è il secondo artista italiano più ascoltato al mondo su Spotify), che nel corso della propria carriera ha collezionato 3 dischi di Diamante, 46 certificazioni Platino e 27 Oro.

«Sono convinto di non aver alcun particolare talento. Se sono nato con una propensione, è per i numeri e la logica, non per la musica. Eppure è nella musica che ho ottenuto un mucchio di risultati fantastici, primo fra tutti una carriera duratura come dj» – dice Gabry Ponte.