24/06/2025

In vacanza con i pet

Simona Lovati
A cura di Simona Lovati
Pubblicato il 24/06/2025 Aggiornato il 24/06/2025

La vacanza è per tutti. Amici a quattro zampe compresi. L’abbandono dei pet nei mesi estivi è un atto ancora troppo diffuso che deve essere arginato. Con organizzazione e consapevolezza puoi portare il tuo pet in villeggiatura e goderti le ferie anche in sua compagnia 

vacanza pet

Le cifre sono da capogiro. Durante l’estate, in particolare in luglio e agosto, sono ancora troppi gli animali abbandonati, oltre 80mila cani e 50mila gatti, secondo le stime dell’Ente Nazionale Protezione Animali e della Lega Anti Vivisezione. Il motivo di questo fenomeno spesso è l’incapacità nel gestire la vacanza con l’amico a quattro zampe.

Federchimica AISA, l’Associazione nazionale delle imprese della salute animale, invita i cittadini alla responsabilità e propone una guida pratica per organizzare al meglio le vacanze in compagnia dei pet.

Prevenzione, trasporto e gestione

Prima della partenza. È importante una visita dal medico veterinario per assicurarsi che l’animale sia in buona salute, aggiornare le vaccinazioni e valutare eventuali antiparassitari in base alla destinazione. «In zone dove sono presenti le zanzare portatrici di leishmaniosi – come nel Sud Italia o nei Paesi mediterranei – è importante utilizzare prodotti repellenti specifici, come collari o spot-on a base di permetrina o deltametrina, solo per cani», commenta Paolo Sani, presidente di Federchimica AISA. Per la filaria, trasmessa da altre zanzare, esistono trattamenti preventivi orali da somministrare mensilmente. Se si va in aree boschive o rurali, invece, è cruciale proteggerli contro zecche e pulci, che possono veicolare malattie gravi come l’ehrlichiosi o la babesiosi: oggi ci sono prodotti combinati molto efficaci che coprono più parassiti allo stesso tempo. La protezione deve essere personalizzata, valutata dal veterinario, e protratta anche dopo il rientro, se necessario.

Durante il viaggio. La sicurezza è cruciale. L’amico peloso non deve mai essere lasciato libero, ma sistemato in un trasportino omologato o con appositi dispositivi di ritenuta, a tutela sua e degli altri passeggeri. È bene pianificare soste regolari ogni due o tre ore per consentirgli di bere, sgranchirsi le zampe e fare i bisogni. Massima attenzione al caldo: non si lasciare mai l’animale da solo in auto, nemmeno per pochi minuti, poiché la temperatura può salire rapidamente, mettendo a rischio la sua vita. Se si utilizzano altri mezzi di trasporto, le regole variano in base al mezzo e alla compagnia, ma in generale servono un trasportino omologato, documentazione sanitaria aggiornata e, per i cani più grandi, guinzaglio e museruola. «In aereo, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile ha di recente rimosso il limite di peso per gli animali in cabina, permettendo anche ai cani sopra i dieci chili di viaggiare accanto al proprietario», precisa Sani. Tuttavia, le compagnie non sono obbligate ad adeguarsi: pertanto è fondamentale informarsi prima della partenza. Inoltre, i trasportini devono rispettare gli standard IATA (International Air Transport Association) e poter essere fissati in sicurezza. In treno, animali di piccola taglia viaggiano gratuitamente nel trasportino. Quelli più grandi possono salire con guinzaglio, museruola e, in alcuni casi, un piccolo supplemento. Sulle navi, molte compagnie offrono cabine pet-friendly o aree dedicate. Il viaggio in moto è fortemente sconsigliato: non esistono dispositivi omologati e il rischio per l’animale, in termini di stress e sicurezza, è molto elevato. In ogni caso, il benessere del pet viene prima di tutto.

In vacanza. All’arrivo, predisporre uno spazio tranquillo con oggetti familiari come coperte o giochi può aiutare il pet ad ambientarsi meglio. Occorre rispettare le regole locali, informandosi su normative riguardanti la presenza di animali in spiagge, strutture ricettive e mezzi pubblici. Per garantire il benessere dell’animale, è consigliabile mantenere per quanto possibile la routine quotidiana, con orari regolari per i pasti, le passeggiate e il riposo, così da ridurre lo stress e favorire il suo equilibrio. È normale che in vacanza ci siano momenti in cui l’animale debba restare da solo. «In questi casi, è fondamentale garantirgli un ambiente sicuro e confortevole: lasciare acqua fresca a disposizione, una coperta o un giocattolo familiare, e tenere spenti dispositivi potenzialmente pericolosi», conclude il presidente. Se il pet non è abituato a un po’ di solitudine, conviene iniziare ad abituarlo gradualmente già prima della partenza. Esistono telecamere smart per il monitoraggio a distanza, ma se si prevedono assenze più lunghe, è preferibile affidarsi a un pet sitter professionista o valutare strutture dedicate alla custodia temporanea. Anche in vacanza, la salute e il benessere dell’animale devono restare una priorità.

Il passaporto europeo

Il passaporto europeo per animali da compagnia è indispensabile per viaggiare all’estero con cani, gatti o furetti. Per ottenerlo, è necessario rivolgersi a un veterinario autorizzato dall’ASL, che rilascia il documento dopo aver verificato che l’animale sia iscritto all’anagrafe e dotato di microchip. La vaccinazione antirabbica è obbligatoria in tutta l’Unione Europea: se è la prima volta che viene fatta, bisogna attendere 21 giorni prima della partenza. Il passaporto resta valido anche per viaggi futuri, a condizione che la vaccinazione venga rinnovata nei tempi previsti. Alcuni Paesi possono richiedere anche trattamenti antiparassitari certificati, quindi è sempre utile informarsi per tempo.