25/06/2025
Nuoto al mare: come rendere l’allenamento efficace e senza rischi
Le vacanze sono l’occasione per scoprire le escursioni a nuoto, fra cale e calette: sono divertenti e costituiscono un buon allenamento fitness
Molte di noi, quando sono in vacanza, vanno a fare lunghe (o meno lunghe) nuotate lungo la costa, alla scoperta di calette isolate e di spazi liberi, lontani dalla spiaggia. Diego Taddei, atleta master e allenatore federale di nuoto e trainer internazionale di fitness in acqua, assicura che oltre a godere di una rigenerante immersione nella natura queste esplorazioni costituiscono una forma di training efficacissimo. L’acqua si è scaldata molto nei mesi scorsi e la stagione per provarle è ancora lunga.
Il nuoto in mare costituisce un lavoro di tipo aerobico che sviluppa la resistenza e porta a un buon consumo di calorie, anche grazie alla bassa temperatura dell’acqua.
Il decalogo per chi nuota in acque libere
- Alimentatevi prima dell’uscita di allenamento: privilegiate i carboidrati semplici e complessi. Per le più esperte, che rimangono fuori anche più di un’ora, esistono pratici gel energetici in bustina, che si possono infilare nel costume e rivelarsi utili se la gita si protrae più a lungo del previsto.
- Bevete prima di partire: anche se non ve ne accorgete, in acqua si suda e occorre ripristinare i liquidi persi.
- Se prevedete di nuotare per un arco di tempo molto prolungato, prendete esempio dai nuotatori professionisti e applicate della crema alla vaselina sotto alle ascelle, fra le cosce e in tutti i punti di sfregamento della pelle contro il costume: vi aiuterà a evitare fastidiose irritazioni e abrasioni, procurate dall’esecuzione reiterata dei gesti. Nell’acqua salata sono frequentissime.
- Controllate il meteo e se sulla spiaggia è issata la bandiera rossa, evitate di uscire. Qualora vi trovaste lontano dalla riva e si alzasse il vento, rientrate: può essere indice dell’arrivo del maltempo e comunque prelude alla formazione di onde, che potrebbero crearvi difficoltà.
- Se prevedete di affrontare una sessione di nuoto più lunga di 40-45 minuti, prima di entrare in acqua non trascurate esercizi di stretching e di mobilizzazione articolare.
- Partite per le escursioni prolungate solo se avete già maturato una buona sicurezza natatoria in piscina: affrontare lunghi itinerari, la presenza di correnti, la presenza di acque profonde e gli spazi non definiti richiede una buona tenuta sia mentale che fisica.
- Se vi allontanate dalla riva, fatelo in compagnia di un’altra persona e, per ragioni di sicurezza, dotatevi di boa segnaletica e di un telefono cellulare, che potete portare con voi in un sacchetto a tenuta stagna.
- Uno smartwatch subacqueo vi permette di monitorare tutti i parametri dell’allenamento, ma anche di seguire (ed eventualmente correggere) la rotta. Più semplicemente, poi, un orologio è utile per non perdere la cognizione del tempo e per pianificare il rientro in tempo ragionevole, prevenendo così di trovarsi in difficoltà per la fatica eccessiva.
- Imparate ad alternare gli stili di nuoto, per rilassare a turno i gruppi muscolari e le zone del corpo più sollecitate: ad esempio, qualche tratto a dorso allevia le tensioni al collo.
- Se incontrate un banco di meduse, non esitate a cambiare percorso: un contatto urticante con una di loro, lontano dalla spiaggia, più essere molto sgradevole, doloroso e in situazioni impreviste come questa qualcuno non riesce a evitare di farsi prendere dal panico.
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