Tiromancino: La descrizione di un attimo compie 25 anni, tra festeggiamenti e riflessioni
Federico Zampaglione racconta com'è nato uno degli album più importanti per i Tiromancino, ovvero La descrizione di un attimo, che ora viene ripubblicato in occasione del 25esimo anniversario
Quante volte vi è capitato di imbattervi in una canzone (a cui magari sono legati dei ricordi importanti) e di rendervi conto che è passato parecchio tempo da quando l’avete ascoltata per la prima volta? Tante, forse troppe.
E bisogna ammettere che fa un certo effetto anche pensare che quest’anno La descrizione di un attimo, uno degli album più importanti dei Tiromancino festeggia il suo 25esimo anniversario.
Per l’occasione il 20 giugno Universal Music lo ripubblicherà in tre formati: LP in vinile da 180 grammi, CD Digipack e uno speciale Set in edizione limitata numerata con LP, CD e riproduzione in plexiglass dell’iconico cartello della copertina.
Federico Zampaglione ha incontrato la stampa per parlarne, regalando anche un bel momento live.
Un tuffo nel passato: la genesi dell’album
La descrizione di un attimo è il quinto album dei Tiromancino e contiene brani meravigliosi come la title track, Strade e Due destini (scelta da Ferzan Ozpetek per la colonna sonora del film Le Fate Ignoranti) che ancora oggi non solo riescono ad emozionarci, ma rappresentano una musica prezioa e di alto livello, che si muove tra pop e sperimentazione. Federico Zampaglione ci racconta così la sua genesi:
«È stato un disco su cui abbiamo lavorato quasi un anno e mezzo. Mio fratello Francesco, che suonava con Riccardo Sinigallia nei 6 Suoi Ex, ha fatto da tramite: ci siamo incontrati, Riccardo ha sentito il materiale, gli è piaciuto e così si è creato un gruppo di lavoro. All’epoca c’era da un lato il pop di artisti consolidati e dall’altro la musica alternativa fatta da band che circolavano nel circuito dei centri sociali e non avevano alcuna intenzione di mostrarsi in tv o altro, volevano solo suonare. La scommessa di questo disco era quella di collocarsi nel mezzo, con un codice accessibile un po’ a tutti senza rinunciare alla sperimentazione. Ho cercato su ogni pezzo delle particolarità che dessero una identità per dimostrare che un certo tipo di ricerca poteva arrivare anche a un pubblico più pop. Io stesso impazzivo per Lucio Dalla ma anche per gli Afterhours o i Marlene Kuntz. Nelle nostre canzoni non volevamo escludere nulla e quindi ci sono molti strumenti suonati (in particolare da me e io fratello), ma anche una visione legata alla musica elettronica (più vicina a Riccardo). Il risultato è stato un lavoro composto da varie anime che si sono incontrate».
Da Strade a La descrizione di un attimo
«Primo estratto è stato Strade, che abbiamo portato a Sanremo in gara tra le nuove proposte. Noi avevamo poche aspettative, perché pensavamo fosse un brano troppo sperimentale per quel palco e invece siamo arrivati secondi! Pensate che noi avevamo lasciato l’Ariston e, mentre leggevano la classifica, eravamo a mangiare tranquillamente al ristorante. Poi, ad un certo punto, ci siamo resi conto che eravamo tra i primi tre e così siamo corsi subito in teatro» – ricorda Federico Zampaglione – «Questo ci ha fatto capire che bisogna sempre portare avanti ciò in cui si crede, ma una settimana dopo Sanremo ci siamo resi conto che c’era altro fare. Avevamo in programma di uscire con il singolo La descrizione di un attimo, che nasceva come pezzo funky ma poi l’abbiamo cambiato con l’idea del movimento country-western e il ritornello ispirato a sonorità sudamericane (idea che mi era venuta grazie agli ascolti del padre della mia fidanzata dell’epoca). Purtroppo all’inizio le radio non l’hanno capita, poi abbiamo realizzato il videoclip con Paola Cortellesi e Valerio Mastandrea, Linus l’ha visto, gli è piaciuto il brano e ha iniziato a trasmetterlo su Radio Deejay. Le altre radio sono seguite a ruota. Tutto questo otto mesi dopo l’uscita dell’album, quando non ce l’aspettavamo. Da quel momento tutto è cambiato, sempre più persone hanno cominciato a seguirci anche ai concerti».
E la domanda scatta spontanea: questo sarebbe possibile con il mercato discografico di oggi? «Erano altri tempi, c’erano meno artisti e non uscivano venti album alla settimana».
Fare musica oggi
Inevitabile chiedere a Federico del suo post social (che ha fatto tanto parlare) sulla questione dei pseudo sold-out ai concerti: «Un determinato sistema live è sempre esistito, solo che è stato amplificato con i tempi odierni. L’altro giorno stavo riflettendo sul percorso fatto proprio da questo album e allora mi è venuto spontaneo pensare ad oggi e dire che forse si sta esagerando un po’. La mia non vuole essere una critica agli artisti, in particolare a quelli più giovani, anche perché spesso (e lo dico da padre) subiscono le nevrosi e le aspettative degli adulti. Poi i media hanno una grande responsabilità in tutto questo e dovrebbero essi stessi farsi delle domande a tal proposito».
Cosa ci dice invece del presente dei Tiromancino? «Nel 2022 avevo detto che non ci sarebbero stati altri album e invece ora ne abbiamo uno pronto, che uscirà in data da definirsi. D’altra parte è arrivata la giusta ispirazione!».
Inoltre la band quest’estate sarà in giro per l’Italia con La descrizione di un viaggio tour, suonando in concerto il suo repertorio più significativo.
Queste le prossime date al momento confermate: 22 giugno- Maida (CZ), 22 giugno (in duo con Mario Donatone) – Torrita (SI), 12 luglio – San Giovanni Di Sinis-Cabras (OR), 16 luglio – Santa Severa (RM), 19 luglio – Cuneo, 1 agosto – Rocca di Capri Leone (ME), 2 agosto – Prati Di Tivo (TE), 10 agosto – Montemiletto (AV), 14 agosto – Alba Adriatica (TE), 17 agosto – Taranto, 18 agosto – Pisticci (MT), 19 agosto – San Salvo (CH), 21 agosto – Rodi Garganico (FG), 23 agosto – Pescina (AQ).
Federico Zampaglione (che, lo ricordiamo, non è solo un musicista ma anche un regista con la passione per l’horror) ha poi svelato che, dopo The Well (uscito lo scorso anno e distribuito in 104 paesi), tornerà sul set in autunno per lavorare a un nuovo film.
Ti potrebbe interessare anche:
- Film in tv nel weekend: in chiaro, su satellite e in streaming
- Teatro sotto le stelle: si riparte
- Cinema: vieni a scoprire i film in sala dal 19 giugno
- Stasera in tv: i film di oggi 18 giugno