11/05/2023

David di Donatello 2023: i vincitori, tra sorprese e conferme

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 11/05/2023 Aggiornato il 11/05/2023

Le otto montagne di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch è stato eletto Miglior Film ai David di Donatello. E questa non è stata l'unica sorpresa di questa 68esima edizione

David Donatello 2023 - miglior film

Un anno dopo aver vinto il premio della giuria al Festival di Cannes, Le otto montagne di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch viene eletto Miglior Film ai David di Donatello aggiudicandosi in totale quattro statuette. Un finale a nostro avviso perfetto per questa 68esima edizione che è stata particolarmente emozionante, non solo perché i film celebrati sono tutti dei piccoli gioielli, ma anche perché ci sono stati premi per nulla scontati e fortemente meritati.

Tra l’altro si registrano molte “prime volte” ed è stato bello vedere l’emozione negli occhi e nelle parole di chi, quasi incredulo, è salito sul palco per ritirare quel David tanto sognato e probabilmente inaspettato.

A condurre la serata Carlo Conti (che è sempre una certezza) accompagnato da Matilde Gioli, attrice affascinante e di classe (i suoi oufit, il primo dorato e il secondo total black, ci hanno conquistato), che ha affrontato questa prova con grande scioltezza (d’altra parte avevamo già apprezzato le sue doti da conduttrice del reality Summer Job).

Le otto montagne

Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch saranno anche di origine belga, ma Le otto montagne è un film fortemente italiano. Prima di tutto perché è tratto dall’omonimo romanzo di Paolo Cognetti (datato 2017), poi si tratta di una co-produzione italo-franco-belga e infine ha un cast composto da ottimi attori di casa nostra tra cui Luca Marinelli, Alessandro Borghi e Filippo Timi (tutti candidati).

Le otto montagne, oltre al David come Miglior Film ha vinto anche quello per la Miglior sceneggiatura non originale (andata agli stessi Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch), per il Miglior autore della fotografia (a Ruben Impens) e per il Miglior suono (Presa Diretta – Alessandro Palmerini, Post-Produzione – Alessandro Feletti, Mix – Marco Falloni).

Uscito nelle sale italiane lo scorso dicembre, il film racconta la storia di Pietro e Bruno, amici d’infanzia e ora uomini, che cercano di cancellare le impronte dei loro padri. Attraverso le difficoltà della vita, i due finiscono sempre per ritornare a casa, ovvero sulle montagne.

I premi principali

Il David di Donatello per la Migliore regia è andato giustamente a Marco Bellocchio per Esterno notte, un vero capolavoro che ha portato poi il premio per il Miglior attore protagonista dritto nelle mani di Fabrizio Gifuni, che ha interpretato Aldo Moro con grazia ed intensità toccando le corde più profonde dell’anima.

Altro premio meritato è stato quello per il Miglior attore non protagonista andato a Francesco Di Leva per Nostalgia.
Però, diciamolo, la grande sorpresa di questi David 68 sono state tre donne e artiste straordinarie che, dopo anni di duro lavoro e gavetta, hanno visto finalmente riconosciuto il loro talento riuscendo a sbaragliare candidate più note e sulla carta più forti: stiamo parlando di Emanuela Fanelli, Miglior attrice non protagonista per Siccità, Barbara Ronchi, Miglior attrice protagonista per Settembre e Giulia Louise Steigerwalt, Miglior esordio alla regia sempre per Settembre.

È poi arrivato anche il primo David per Stefano Bollani, come Migliore compositore per il film Il pataffio. Invece è stata decretata Migliore canzone originale Proiettili (Ti mangio il cuore) cantanta da Elodie e Joan Thiele (che ne sono autrici insieme ad Elisa Toffoli ed Emanuele Triglia).

Il Premio Cecilia Mangini al Miglior documentario è andato a Il Cerchio di Sophie Chiarello (che proprio oggi, 11 maggio, potrete vedere su Sky Documentaries).

Il Migliore film internazionale di quest’anno? The Fabelmans di Steven Spielberg.

Gli altri David

Il David per la Migliore sceneggiatura originale è andato a Roberto Andò, Ugo Chiti, Massimo Gaudioso per La stranezza. Il film di Roberto Andò ha vinto anche nelle categorie Miglior produttore (Angelo Barbagallo per Bibi Film; Attilio De Razza per Tramp Limited; con Medusa Film e Rai Cinema), Migliore scenografia (scenografia – Giada Calabria, arredamento – Loredana Raffi) e Migliori costumi (Maria Rita Barbera).

Il premi per il Miglior trucco (Enrico Iacoponi) e il Miglior montaggio (Francesca Calvelli con la collaborazione di Claudio Misantoni) sono invece andati a Esterno notte.

L’ombra di Caravaggio di Michele Placido vince la Miglior acconciatura (Desiree Corridoni) e il David Giovani.

Siccità di Paolo Virzì vince il premio per i Migliori effetti visivi (VFX Marco Geracitano).

Sono stati poi consegnati il David dello spettatore a Il grande giorno di Massimo Venier, quello al Miglior cortometraggio a Le variabili dipendenti di Lorenzo Tardella, il David alla carriera a Marina Cicogna e i David speciali a Isabella Rossellini ed Enrico Vanzina.

A salire sul palco per consegnare il premio a Isabella Rossellini è stato l’attore Matt Dillon, una delle special guest della cerimonia insieme a Noemi e Matteo Bocelli (che si sono esibiti per omaggiare, rispettivamente, Anna Magnani in occasione del cinquantenario della sua morte e tutti i personaggi legati al mondo del cinema scomparsi nell’ultimo anno).