Viso perfetto con il PRX

Redazione Pubblicato il 20/05/2016 Aggiornato il 20/05/2016

Più luce, più tono, più idratazione e meno macchie con il PRX, il nuovo “peeling” ad azione booster

viso

Si chiama PRX-T33 ed è un trattamento sorprendente che, con molta semplicità, e un costo relativamente basso, è capace di migliorare la pelle rendendola più luminosa, più liscia e soda. La forza di questa soluzione, che fa parte della famiglia dei peeling, è il mix di acidi che vengono utilizzati: acido tricloroacetico al 33% in combinazione con acido cogico e perossido di idrogeno. Ciò consente di sfruttare al meglio l’azione ristrutturante del tricloroacetico senza però accollarsi gli effetti negativi di un acido piuttosto forte. Il PRX è da considerare un’alternativa agli aghi (come le biorivitalizzazioni). È anche un’evoluzione dei trattamenti che si possono fare con le apparecchiature (per esempio il laser frazionato).

Il prx è dunque una soluzione poco impegnativa ma valida, adatta a tutte le età e tutte le stagioni.

Il periodo ideale per farlo

Maggio è un mese perfetto per sottoporsi a questo trattamento. Programmare un bel rinnovamento cutaneo, infatti, vi garantirà un’abbronzatura uniforme. In più, l’effetto idratante aiuterà il derma a costituire un utile serbatoio di acqua per affrontare meglio i mesi più caldi.

Un trattamento per tutte

Niente aghi. Nessun fastidio. Ma effetti evidenti. Solo per questo per capire perché il PRX in poco tempo è diventato uno dei trattamenti più richiesti da chi, come molti, ha voglia di trattare bene la propria pelle per riuscire a posticipare più possibile i segni dell’invecchiamento o, comunque, aiutare la pelle a invecchiare al meglio.

Come si fa

Al momento dell’applicazione la pelle viene detersa in profondità. Il medico stende la sostanza attiva sul viso, sul collo e sul décolleté avendo cura di tralasciare i punti in cui la pelle è più sensibile (il contorno occhi, le ali del naso e le commissure labiali). Per rendere più profondo l’assorbimento la sostanza viene massaggiata. Si applica un secondo strato e lasciato in posa da 10 a 30 minuti. Il tempo di posa è variabile e dipende dai tempi di reazione individuali della pelle agli acidi: quando il bruciore diventa più intenso è il momento di togliere la sostanza.

Un post “dolce”

Rimosse le sostanze acide il medico applica una crema lenitiva, idratante: una sorta di primo soccorso a una pelle che ha subito un leggero shock. La seduta si conclude con un passaggio di circa 15 minuti sotto una lampada al plasma che ha sulla pelle un effetto di ringiovanimento. Il trattamento è terminato. Nei giorni seguenti si noterà una leggera esfoliazione superficiale. Fondamentale la protezione dal sole: spf 30 in città, spf 50 in spiaggia.

In superficie e in profondità

I primi effetti, subito evidenti riguardano la superficie cutanea, e sono legati in modo più tradizionale all’effetto esfoliante e rinnovatore del peeling. La pelle di viso collo e décolleté diventa subito più luminosa, le macchie si schiariscono e anche le microrugosità si riducono.
All’effetto immediato superficiale si aggiungono gli effetti più profondi di idratazione e tono. Sono dovuti all’azione dell’acido tricloroacetico: penetrando nel derma va a stimolare le cellule fibroblastiche a produrre nuovo collagene. Questo, insieme all’acido ialuronico, è il responsabile della densità, della compattezza e dell’idratazione della pelle, della sua elasticità. Ecco perché oltre all’effetto profondamente idratante si aggiunge quello di tonificazione cutanea.

Sedute e costi

È importante sottoporsi ad almeno tre sedute. Gli appuntamenti devono essere presi a distanza di 15 giorni l’uno dall’altro. L’intero ciclo può essere ripetuto, per esempio dopo l’estate. Il costo a seduta è di circa 150/200 euro.