Vaccino HPV: chi deve farlo?

Redazione Pubblicato il 14/05/2016 Aggiornato il 16/05/2016

Il Papilloma virus causa infezioni che possono diventare molto pericolose. Vaccinarsi in giovane età previene molte forme di tumori. Vale anche per lui

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È nemico delle donne, ma anche degli uomini: il papilloma virus umano, o Hpv, è un microorganismo molto diffuso e pericoloso. Si stima che circa l’80 per cento delle persone sessualmente attive possa contrarlo prima o poi, magari senza accorgersene, perché nella maggior parte dei casi l’infezione non dà segnali.

Fortunatamente, tra il 60 e il 90% delle infezioni si risolve spontaneamente entro uno o due anni dal contagio.

Nei casi restanti, il virus resta e fa sviluppare lesioni che, se non identificate e curate, possono evolvere in un tumore.

I pericoli per le donne

Nella maggior parte dei casi, va a colpire la cervice uterina, la parte bassa dell’utero. Il carcinoma della cervice uterina è oggi il secondo tumore femminile più diffuso: colpisce ogni anno circa 3.500 donne.
Per questo oggi le donne sotto i 25 anni possono vaccinarsi contro i sierotipi di HPV maggiormente responsabili.

Quando vaccinarsi

Il massimo beneficio si ottiene prima dell’inizio dell’attività sessuale, perciò la profilassi viene raccomandata a tutte le ragazze di 11 anni fino al compimento del dodicesimo anno. Ma è possibile sottoporsi alla procedura anche da adulte, a pagamento e con modalità diverse da regione a regione.

Anche i maschi sono a rischio

Ma non tutti sanno che anche i maschietti sono a rischio, perché è ormai appurato che lo stesso microorganismo è coinvolto nella genesi di altri tumori, come quello alla bocca, alla gola, al pene o all’ano. Il 30% dei tumori dell’orofaringe è associato proprio alla presenza dell’HPV. Per l’uomo, proteggersi è importante perché l’infezione causa la formazione di condilomi, lesioni benigne ma fastidiose, che possono trasformarsi in tumori, ma anche per ridurre il rischio che la partner, contagiata durante un rapporto, possa contrarre una neoplasia al collo dell’utero.

Per lui il vaccino è a pagamento

È stato calcolato che un maschio ha una probabilità 5 volte superiore rispetto alla donna di infettarsi e spesso non è consapevole di essere portatore del virus. Per i maschi, in Italia il vaccino è indicato dai 9 ai 15 anni e si somministra a pagamento.

Le Regioni virtuose

Solo alcune Regioni come Liguria, Puglia, Sicilia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Calabria, Molise hanno esteso l’offerta gratuita e attiva anche ai maschi dodicenni.