In viaggio: così ti difendi dai vicini “sgraditi”

Redazione Pubblicato il 27/07/2016 Aggiornato il 27/07/2016

Ci sono i chiacchieroni, i maleducati, gli irrequieti… e chi dimentica l'igiene. Viaggio rovinato? Non è detto.

viciniviaggio

C’è chi urla al telefono, chi sgomita,  chi occupa due posti. Magari non lo sapete, ma nella classifica dei disturbatori di viaggio più odiati, potreste esserci anche voi. Difficile ammettere di non esserci mai cascati, almeno una volta nella vita. Sul treno, sull’autobus o in aereo, gaffe e sgarbi sono frequenti, a volte figli della maleducazione, altre volte del tutto inconsapevoli.

Gli irrequieti e gli invadenti

Secondo una ricerca, l’incubo per 7 viaggiatori su 10 sono i chiacchieroni. Avete presente? Quelli che cercano continuamente di attaccare bottone, parlando del tempo o del ritardo nella partenza. Poi ci sono gli irrequieti, che si alzano di continuo, pestano i piedi dei vicini, muovono le gambe, canticchiano, scroccano le dita. E che dire di quelli che russano, tengono la musica a tutto volume o parlano al telefono a voce così alta che è impossibile leggere o prendere sonno?

I prepotenti

Altri dimenticano proprio la buona educazione: non salutano, occupano due posti, si lamentano per la qualità dei servizi, sono prepotenti e irritanti con tutti. Nessuna pietà infine per chi trascura l’igiene e dimentica l’importanza bagnoschiuma e deodorante…

Tecniche di salvataggio

Che fare? Se il problema è l’eccessiva invadenza, provate con le cuffie per le orecchie e la mascherina di tessuto sugli occhi: il messaggio dovrebbe essere chiaro. Negli altri casi, se il compagno di viaggio molesto non coglie i vostri segnali di nervosismo e allontanarsi non è possibile, cambiando postazione o fila, non vi resta che cercare di distogliere l’attenzione dall’elemento disturbante, focalizzando i pensieri sul momento dell’arrivo.

Campionesse di bon ton

E non dimenticate di mettere in pratica voi, per primi, le regole del bon ton da viaggio: sedete in modo composto, senza togliervi le scarpe, allungare i piedi sul sedile di fronte o occupare il bracciolo del vicino… Non appoggiate giacche e borse sul sedile a fianco, anche se libero. Le valigie vanno riposte negli spazi dedicati, tenendo con voi solo l’occorrente per il viaggio.

La gentilezza fa bene

Durante il tragitto mantenete un tono di voce pacato sia al telefono che con i presenti: di certo non vi farebbe piacere mettere al corrente tutto il vagone dei vostri problemi. Mangiate in modo discreto, riponendo i rifiuti nell’apposito contenitore (non sotto il sedile). E infine ricordate: cedere il passo sia in salita che in discesa dal mezzo, senza mostrare segni di impazienza, è un gesto di gentilezza, oltre che di civiltà…