AMOXICILLINA RATIO 12CPR 1G

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AMOXICILLINA RATIO 12CPR 1G

Principio attivo: AMOXICILLINA TRIIDRATO
  • ATC: J01CA04
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 11/03/2012

Amoxicillina ratiopharm è indicato per il trattamento delle seguenti infezioni in adulti e bambini (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 5.1): • Sinusite batterica acuta; • Otite media acuta; • Faringite e tonsillite streptococcica acuta; • Riacutizzazioni di bronchite cronica; • Polmonite acquisita in comunità; • Cistite acuta; • Batteriuria asintomatica in gravidanza; • Pielonefrite acuta; • Febbre tifoide e paratifoide; • Ascesso dentale con cellulite diffusa; • Infezioni di protesi articolare; • Eradicazione di Helicobacter pylori; • Malattia di Lyme. Amoxicillina ratiopharm è indicato anche per la profilassi dell’endocardite. Tenere in considerazione le linee guida ufficiali sull’uso appropriato degli antibatterici.
Ogni compressa contiene: principio attivo: amoxicillina triidrata 1,15 g (pari ad Amoxicillina 1 g). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo, a una qualsiasi delle penicilline o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; Storia di grave reazione di ipersensibilità immediata (ad es.
anafilassi) a un altro beta-lattamico (ad es.
cefalosporina, carbapenem o monobactam); Infezioni sostenute da microorganismi produttori di penicillinasi; Mononucleosi infettiva accertata o sospetta (rischio accresciuto di reazioni cutanee) (vedere paragrafo 4.4).

Posologia

Posologia Nel selezionare la dose di Amoxicillina ratiopharm per il trattamento di un’infezione occorre tenere in considerazione: • I presunti patogeni e la loro probabile sensibilità agli antibatterici (vedere paragrafo 4.4); • La gravità e la sede dell’infezione; • L’età, il peso e la funzionalità renale del paziente, come di seguito illustrato.
La durata della terapia deve essere determinata in funzione del tipo di infezione e della risposta del paziente e, in linea generale, deve essere la più breve possibile.
Alcune infezioni richiedono periodi di trattamento più lunghi (vedere paragrafo 4.4 in merito alla terapia prolungata).
Orale: Adulti e bambini ≥40 kg
Indicazione* Dose*
Sinusite batterica acuta Da 250 mg a 500 mg ogni 8 ore oppure da 750 mg a 1 g ogni 12 ore.
Per infezioni gravi, da 750 mg a 1 g ogni 8 ore.
Batteriuria asintomatica in gravidanza
Pielonefrite acuta
Ascesso dentale con cellulite diffusa
Cistite acuta La cistite acuta può essere trattata con 3 g due volte/die, per un giorno.
Otite media acuta 500 mg ogni 8 ore, da 750 mg a 1 g ogni 12 ore.
Per infezioni gravi, da 750 mg a 1 g ogni 8 ore per 10 giorni.
Faringite e tonsillite streptococcica acuta
Riacutizzazioni di bronchite cronica
Polmonite acquisita in comunità Da 500 mg a 1 g ogni 8 ore.
Febbre tifoide e paratifoide Da 500 mg a 2 g ogni 8 ore.
Infezioni di protesi articolare Da 500 mg a 1 g ogni 8 ore.
Profilassi dell’endocardite 2 g per via orale, in dose singola 30 - 60 minuti prima della procedura.
Eradicazione di Helicobacter pylori Da 750 mg a 1 g due volte/die in associazione con un inibitore di pompa protonica (ad es.
omeprazolo, lansoprazolo) e un altro antibiotico (ad es.
claritromicina, metronidazolo) per 7 giorni.
Malattia di Lyme (vedere paragrafo 4.4) Stadio precoce: da 500 mg a 1 g ogni 8 ore fino a un massimo di 4 g/die in dosi separate per 14 giorni (da 10 a 21 giorni).
Stadio tardivo (interessamento sistemico): da 500 mg a 2 g ogni 8 ore fino a un massimo di 6 g/die in dosi separate per 10 - 30 giorni.
*Tenere in considerazione le linee guida terapeutiche ufficiali per ciascuna indicazione.
Nel caso la posologia indicata non fosse ottenibile con le compresse Amoxicillina ratiopharm, sono disponibili in commercio altre formulazioni e altri dosaggi che consentono di seguire posologie diverse.
Bambini <40 kg Ai bambini con un peso pari o superiore a 40 kg deve essere prescritta la stessa posologia usata per gli adulti.
Dosi raccomandate:
Indicazione+ Dose+
Sinusite batterica acuta Da 20 a 90 mg/kg/die in dosi separate*.
Otite media acuta
Polmonite acquisita in comunità
Cistite acuta
Pielonefrite acuta
Ascesso dentale con cellulite diffusa
Faringite e tonsillite streptococcica acuta Da 40 a 90 mg/kg/die in dosi separate*.
Febbre tifoide e paratifoide 100 mg/kg/die in tre dosi separate.
Profilassi dell’endocardite 50 mg/kg per via orale, in dose singola 30 - 60 minuti prima della procedura.
Malattia di Lyme (vedere paragrafo 4.4) Stadio precoce: da 25 a 50 mg/kg/die in tre dosi separate per 10 - 21 giorni.
Stadio tardivo (interessamento sistemico): 100 mg/kg/die in tre dosi separate per 10 - 30 giorni.
+ Tenere in considerazione le linee guida terapeutiche ufficiali per ciascuna indicazione.
*I regimi di duplice somministrazione giornaliera devono essere presi in considerazione soltanto quando la dose rientra nel range superiore.
Nel caso la posologia indicata non fosse ottenibile con le compresse Amoxicillina ratiopharm, sono disponibili in commercio altre formulazioni e altri dosaggi che consentono di seguire posologie diverse.
Anziani Non si ritiene necessario un aggiustamento della dose.
Danno renale
VFG (ml/min) Adulti e bambini ≥40 kg Bambini <40 kg#
maggiore di 30 Nessun aggiustamento necessario. Nessun aggiustamento necessario.
da 10 a 30 Massimo 500 mg due volte/die. 15 mg/kg somministrati due volte/die (massimo 500 mg due volte/die).
inferiore a 10 Massimo 500 mg/die. 15 mg/kg somministrati in singola dose giornaliera (massimo 500 mg).
# Nella maggior parte dei casi è preferibile la terapia parenterale.
Nei pazienti emodializzati Amoxicillina può essere rimossa dalla circolazione mediante emodialisi.
  Emodialisi
Adulti e bambini ≥40 kg 15 mg/kg/die somministrati in un’unica dose giornaliera.
Prima dell’emodialisi occorre somministrare una dose aggiuntiva di 15 mg/kg.
Per ripristinare i livelli di farmaco circolanti deve essere somministrata un’altra dose da 15 mg/kg dopo l’emodialisi.
Nei pazienti sottoposti a dialisi peritoneale Amoxicillina massimo 500 mg/die.
Compromissione epatica Somministrare con cautela e monitorare la funzionalità epatica a intervalli regolari (vedere paragrafi 4.4 e 4.8).
Modo di somministrazione Amoxicillina ratiopharm è per uso orale.
Il cibo non influisce sull’assorbimento di Amoxicillina ratiopharm.
La terapia può essere avviata per via parenterale secondo le raccomandazioni posologiche previste per la formulazione endovenosa e proseguita con un preparato orale.
Deglutire con acqua.

Avvertenze e precauzioni

Reazioni di ipersensibilità Prima di avviare la terapia con amoxicillina occorre raccogliere informazioni accurate su eventuali episodi pregressi di reazioni di ipersensibilità alle penicilline, alle cefalosporine o ad altri beta-lattamici (vedere paragrafi 4.3 e 4.8).
Reazioni di ipersensibilità gravi e occasionalmente fatali (incluse reazioni anafilattoidi e reazioni avverse cutanee severe) sono state documentate in pazienti in trattamento con penicilline (vedere paragrafo 4.8 “Descrizione delle reazioni avverse associate ad ipersensibilità grave”).
Le reazioni di ipersensibilità possono anche evolvere nella sindrome di Kounis, una grave reazione allergica che può provocare infarto del miocardio (vedere paragrafo 4.8).
L’insorgenza di tali reazioni è più probabile nei soggetti con una storia di ipersensibilità alle penicilline e nei soggetti atopici.
Se si sviluppa una reazione allergica, la terapia con amoxicillina deve essere interrotta e va istituita una terapia alternativa appropriata.
Microrganismi non sensibili Amoxicillina non è adatta per il trattamento di alcuni tipi di infezione a meno che la sensibilità del patogeno sia già documentata e nota o salvo il caso in cui vi sia una probabilità molto elevata che il patogeno si presti al trattamento con amoxicillina (vedere paragrafo 5.1).
Ciò vale in particolare quando si valuta il trattamento di pazienti con infezioni delle vie urinarie e infezioni otorinolaringoiatriche gravi.
Convulsioni Nei pazienti con funzionalità renale ridotta o in trattamento con dosi elevate o nei soggetti con fattori predisponenti (ad es.
storia di crisi epilettiche, epilessia trattata o patologia meningea) possono verificarsi convulsioni (vedere paragrafo 4.8).
Danno renale Nei pazienti con danno renale, la dose deve essere aggiustata in base al grado di compromissione (vedere paragrafo 4.2).
Reazioni cutanee All’avvio del trattamento, l’insorgenza di un eritema generalizzato con febbre associato a pustola può essere un sintomo di pustolosi esantematica acuta generalizzata (AEGP vedere paragrafo 4.8).
Tale reazione impone l’interruzione del trattamento con amoxicillina e costituisce una controindicazione alla successiva risomministrazione.
L’uso di amoxicillina deve essere evitato qualora si sospetti una mononucleosi infettiva poiché la comparsa di un esantema morbilliforme è stata associata a tale condizione conseguentemente all’uso di amoxicillina.
Si deve prestare cautela in pazienti che in passato hanno sviluppato DRESS (reazione al farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici) con altri farmaci, poiché, a seguito di assunzione di amoxicillina, sono stati riportati casi di comparsa di DRESS. Reazione di Jarisch-Herxheimer In seguito al trattamento della malattia di Lyme con amoxicillina è stata osservata la comparsa di reazione di Jarisch-Herxheimer (vedere paragrafo 4.8).
Ciò è la diretta conseguenza dell’attività battericida esercitata da amoxicillina sul batterio responsabile della malattia di Lyme, la spirocheta Borrelia burgdorferi.
I pazienti devono essere rassicurati in merito al fatto che si tratta di una conseguenza comune e solitamente auto-limitante del trattamento antibiotico della malattia di Lyme.
Eccessiva proliferazione di microrganismi non sensibili L’utilizzo prolungato può occasionalmente indurre ad eccessiva proliferazione di organismi non sensibili.
Specialmente nei casi di trattamento prolungato o ad alte dosi i pazienti devono essere sorvegliati per individuare l’insorgenza di infezioni di organismi resistenti (ad esempio candidiasi orale o vaginale).
Episodi di colite da antibiotico sono stati documentati con quasi tutti gli agenti antibatterici, con gravità variabile da lieve a potenzialmente fatale (vedere paragrafo 4.8).
È dunque importante considerare questa diagnosi nei pazienti che presentano diarrea durante o dopo la somministrazione di antibiotici.
In caso di insorgenza di una colite da antibiotico è necessaria la sospensione immediata di amoxicillina, la consultazione di un medico e l’avvio di una terapia appropriata.
I medicinali antiperistaltici sono controindicati in tale situazione.
Terapia prolungata Durante una terapia prolungata è consigliabile valutare periodicamente la funzionalità dei sistemi d’organo, inclusa quella renale, epatica ed emopoietica.
Sono stati riportati casi di innalzamento degli enzimi epatici e di alterazione delle conte ematiche (vedere paragrafo 4.8).
Anticoagulanti L’allungamento del tempo di protrombina è stato documentato raramente nei pazienti trattati con amoxicillina.
In caso di prescrizione concomitante di anticoagulanti si deve attuare un adeguato monitoraggio.
Per mantenere il livello desiderato di anticoagulazione possono essere necessari degli aggiustamenti del dosaggio degli anticoagulanti orali (vedere paragrafi 4.5 e 4.8).
Sindrome enterocolitica indotta da farmaco La sindrome enterocolitica indotta da farmaco (DIES) è stata segnalata principalmente in bambini che assumevano amoxicillina (vedere paragrafo 4.8).
La DIES è una reazione allergica con il sintomo principale di vomito prolungato (1-4 ore dopo assunzione) in assenza di sintomi allergici cutanei o respiratori.
Ulteriori sintomi potrebbero comprendere dolore addominale, diarrea, ipotensione o leucocitosi con neutrofilia.
Si sono verificati casi severi, inclusa la progressione allo shock.
Cristalluria Nei pazienti con diuresi diminuita è stata osservata molto raramente cristalluria (incluso danno renale acuto), perlopiù con terapia parenterale.
Quando si somministrano dosi elevate di amoxicillina è consigliabile mantenere un adeguato apporto di liquidi e un’opportuna diuresi al fine di ridurre la probabilità di cristalluria da amoxicillina.
Nei pazienti con catetere vescicale, la pervietà deve essere regolarmente verificata (vedere paragrafi 4.8 e 4.9).
Interferenza con i test diagnostici Livelli sierici e urinari elevati di amoxicillina possono influenzare determinati esami di laboratorio.
A causa delle concentrazioni urinarie elevate di amoxicillina è spesso possibile ottenere falsi risultati positivi con le metodiche chimiche.
Quando si esegue il dosaggio della glicosuria in pazienti in trattamento con amoxicillina si raccomanda l’utilizzo della metodica enzimatica con glucosio-ossidasi.
Nelle donne in gravidanza la presenza di amoxicillina può falsare i risultati dei test per l’estriolo.
Popolazione pediatrica Si raccomanda cautela nei neonati prematuri e durante il periodo neonatale: le funzioni renale, epatica e ematologica devono essere monitorate.

Interazioni

Aminoglicosidi È noto un effetto terapeutico sinergico tra le penicilline semisintetiche e gli aminoglicosidi.
Probenecid L’uso concomitante di probenecid non è raccomandato.
Probenecid riduce la secrezione tubulare renale di amoxicillina.
L’uso concomitante di probenecid può causare un aumento e un prolungamento dei livelli ematici di amoxicillina.
Allopurinolo La co-somministrazione di allopurinolo durante il trattamento con amoxicillina può accrescere le probabilità di reazioni cutanee allergiche.
Tetracicline Le tetracicline e altri farmaci batteriostatici possono interferire con gli effetti battericidi di amoxicillina.
Anticoagulanti orali Gli anticoagulanti orali e gli antibiotici a base di penicilline sono stati ampiamente utilizzati nella pratica clinica senza interazioni documentate.
In letteratura sono tuttavia riportati casi di innalzamento dell’INR (International Normalised Ratio) in pazienti a cui è stato prescritto un ciclo di amoxicillina durante il trattamento concomitante con acenocumarolo o warfarin.
Se la co-somministrazione è necessaria, monitorare con attenzione il tempo di protrombina o l’INR quando si avvia o si interrompe il trattamento con amoxicillina.
Può inoltre rendersi necessario l’aggiustamento del dosaggio degli anticoagulanti orali (vedere paragrafi 4.4 e 4.8).
Metotrexato Le penicilline possono ridurre l’escrezione di metotrexato causando un potenziale aumento della tossicità.
Farmaci antiinfiammatori L’acido acetilsalicilico, il fenilbutazone o altri farmaci antiinfiammatori a forti dosi, somministrati in concomitanza con penicilline, ne aumentano i livelli plasmatici e l’emivita.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse al farmaco più comunemente riportate sono diarrea, nausea e rash cutaneo.
Di seguito sono elencate le reazioni avverse al farmaco emerse dagli studi clinici e dall’attività di sorveglianza post-marketing relativamente ad amoxicillina, organizzate in base alla classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA.
Per classificare la frequenza con cui si manifestano gli effetti indesiderati vengono utilizzati i termini di seguito indicati.
Molto comune (≥ 1/10); Comune (≥ 1/100, < 1/10); Non comune (≥ 1/1 000, < 1/100); Raro (≥ 1/10 000, < 1/1 000); Molto raro (< 1/10 000); Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Infezioni ed infestazioni
Molto raro Candidiasi mucocutanea.
Non nota Superinfezioni da organismi resistenti.
Dati Post-Marketing
Molto raro Colite da antibiotici (inclusa colite pseudomembranosa e colite emorragica)(1).
Patologie del sistema emolinfopoietico
Molto raro Leucopenia reversibile (inclusa grave neutropenia o agranulocitosi), trombocitopenia reversibile e anemia emolitica.
Non nota Anemia, porpora trombocitopenica.
Disturbi del sistema immunitario
Molto raro Gravi reazioni allergiche, compresi angioedema, reazione anafilattica, malattia da siero e vasculite da ipersensibilità ( 1) (2).
Vedere sotto “Descrizione delle reazioni avverse associate ad ipersensibilità grave”.
Non nota Reazione di Jarisch-Herxheimer ( 1).
Patologie del sistema nervoso
Molto raro Ipercinesia, capogiro e crisi convulsiva ( 1) (3).
Non nota Cefalea, meningite asettica.
Patologie cardiache
Non nota Sindrome di Kounis (vedere paragrafo 4.4).
Patologie gastrointestinali
Non nota Sindrome enterocolitica indotta da farmaco.
Dati da Studi Clinici(4)
Comune Diarrea e nausea.
Non comune Vomito.
Dati Post-Marketing
Molto raro Variazione della colorazione superficiale dei denti nei bambini5, Alterazione del colore della lingua (lingua nera villosa).
Non nota Dolore addominale superiore, glossite, stomatite, gastrite.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Non nota Appetito ridotto.
Patologie epatobiliari
Molto raro Epatite e ittero colestatico.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non nota Malattia da IgA lineari.
Dati da Studi Clinici(4)
Comune Eruzione cutanea.
Non comune Orticaria e prurito.
Dati Post-Marketing
Molto raro Reazioni della cute come eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, dermatite esfoliativa bollosa e pustolosi esantematica acuta generalizzata ( 1) e reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS)(7 ).
Non nota Prurito.
Patologie renali e urinarie
Molto raro Nefrite tubulo-interstiziale, cristalluria (compreso danno renale acuto) (1) (8).
Esami diagnostici
Molto raro Tempo di sanguinamento prolungato; tempo di protrombina prolungato(1), moderato innalzamento dei valori di AST e/o ALT(6).
Non nota Test di Coombs diretto positivo, aggregazione piastrinica anormale, tempo di tromboplastina parziale attivata prolungato.
(1) Vedere paragrafo 4.4.
(2) In caso di reazione di ipersensibilità, si deve sospendere il trattamento (vedere anche “Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo”).
(3) Le convulsioni possono verificarsi in pazienti con funzionalità renale compromessa o in pazienti trattati con dosi elevate di farmaco.
(4) L’incidenza di questi eventi avversi è stata calcolata sulla base di studi clinici che hanno coinvolto in totale circa 6.000 pazienti pediatrici e adulti trattati con amoxicillina.
5) Solitamente tale effetto può essere eliminato (o anche prevenuto) con le normali operazioni di igiene orale.
(6) L’incremento delle AST/ALT è di incerto significato.
(7) In caso di qualsiasi reazione di ipersensibilità, si deve sospendere il trattamento (vedere anche “Patologie del sistema immunitario”).
(8) Vedere paragrafo 4.9.
Descrizione di reazioni avverse selezionate Descrizione delle reazioni avverse associate ad ipersensibilità grave Reazioni anafilattiche con sintomi caratteristici: ipotensione grave ed improvvisa, accelerazione e rallentamento del battito cardiaco, stanchezza o debolezza insolite, ansia, agitazione, vertigine, perdita di coscienza, difficoltà della respirazione o della deglutizione, prurito generalizzato specialmente alle piante dei piedi e ai palmi delle mani, orticaria con o senza angioedema (aree cutanee gonfie e pruriginose localizzate più frequentemente alle estremità, ai genitali esterni e al viso, soprattutto nella regione degli occhi e delle labbra), arrossamento della cute specialmente intorno alle orecchie, cianosi, sudorazione abbondante, nausea, vomito, dolori addominali crampiformi, diarrea; reazioni simil malattia da siero (orticaria o eruzioni cutanee accompagnate da artrite, artralgia, mialgia e febbre.
Il riconoscimento corretto di queste reazioni e la diagnosi differenziale è di vitale importanza allo scopo di mettere in atto le misure di trattamento adeguate (vedere paragrafo 4.4).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva.
I dati limitati sull’uso di amoxicillina durante la gravidanza nell’essere umano non indicano un aumento del rischio di malformazioni congenite.
Amoxicillina può essere usata in gravidanza quando i potenziali benefici superano i potenziali rischi associati al trattamento.
Allattamento Amoxicillina viene escreta nel latte umano in piccole quantità, con un potenziale rischio di sensibilizzazione.
Ne consegue la possibilità di insorgenza di diarrea e infezione micotica delle mucose nel bambino allattato con latte materno, con eventuale necessità di interruzione dell’allattamento.
Amoxicillina deve essere utilizzata durante l’allattamento soltanto dopo una valutazione del rapporto beneficio/rischio da parte del medico.
Fertilità Non sono disponibili dati sugli effetti di amoxicillina sulla fertilità umana.
Dagli studi di riproduzione condotti sull’animale non sono emersi effetti sulla fertilità.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.