Torna la comicità di Eccezionale Veramente

Redazione Pubblicato il 24/02/2017 Aggiornato il 24/02/2017

Seconda stagione per Eccezionale Veramente, il primo talent show dedicato alla comicità, in onda su La7 condotto da Francesco Facchinetti

Eccezionale-Veramente

Se si vuole passare il venerdì sera in allegria, guardando la tv, basta sintonizzarsi in prima serata su La7 dove da stasera va in onda la seconda stagione di Eccezionale Veramente, il primo talent show dedicato alla comicità. Confermata la squadra di giudici composta da Diego Abatantuono, Paolo Ruffini e Selvaggia Lucarelli, mentre alla conduzione stavolta troviamo Francesco Facchinetti. “È successo tutto per caso: ero sul set de I Babysitter e Diego mi prendeva in giro, come al solito. Maurizio Totti della Colorado (il produttore del programma) ha visto la sintonia che c’era tra di noi e così mi ha proposto di salire su questo palco. Ho fatto una prova ed è andata bene. Sono felicissimo di questa opportunità” – racconta Francesco.
Un’altra novità è la presenza fissa di Roberto Lipari, vincitore della precedente edizione, che farà delle incursioni nel backstage.

La gara

Le puntate previste sono dodici, così suddivise: cinque sono dedicate alle selezioni, quattro ai quarti di finale, due alle semifinali a cui seguirà la finalissima. Ad accedere a quest’ultima saranno gli aspiranti comici selezionati dai tre giurati ai quali, ogni settimana, se ne aggiunge un quarto proveniente dal mondo dello spettacolo, della cultura, del cinema, che al pari degli altri potrà esprimere il proprio voto e avrà anche il potere di ripescare dei concorrenti.
Il vincitore si porterà a casa un premio che consiste in un contratto biennale per il cinema e la tv con la Colorado Film del valore di 100.000 euro.

Dal film al talent

Il titolo del talent è chiaramente ispirato a Eccezzziunale… veramente, film cult di Carlo Vanzina (datato 1982) con protagonista proprio Diego Abatantuono. “Una volta c’erano locali come il Derby e la prassi per arrivarci era la gavetta, dopo la quale si poteva anche finire in televisione o al cinema” – ricorda l’attore – “Il nostro programma vuole essere quel tipo di palestra”.