18/04/2017

Aguamovida fitness, in piscina per ballare

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 18/04/2017 Aggiornato il 18/04/2017

Con passi che richiamano i più svariati stili di danza e musiche coinvolgenti, questo programma di acquagym tonifica e rassoda tutto il corpo

BECO

La maggior parte dei workout in acqua punta su esercizi di tonificazione muscolare, i più amati e richiesti dal pubblico femminile. Non sono molti quelli che vi permettono di tuffarvi in una dimensione “dance”, come accade invece nei corsi di gruppo in palestra, dove la tendenza ballo va per la maggiore.

Come in vacanza

Fra le proposte acquatiche più accattivanti, ce n’è una che, anche dal nome, richiama atmosfere di vacanza, allegre e giocose: si chiama Aguamovida fitness.

Come tutti i lavori in piscina, Aguamovida fitness sfrutta la resistenza dell’acqua, che rende ogni movimento (anche quelli più fluidi e armoniosi della danza) intenso ed efficace.

I 4 motivi per cui funziona

Cristina Tandurella, laureata in scienze motorie, insegnante di fitness in acqua e di balli caraibici, riassume in 4 punti questo programma di training dinamico e allegro da lei stessa ideato.

  1. Coreografie adatte a tutti.
    Il lavoro combina passi e movimenti tipici del fitness in piscina, creando delle figure più o meno complesse e scenografiche. In 45 minuti di lezione si costruiscono 12-13 mini-coreografie, che tutti possono eseguire perché i vari passaggi sono semplici e istintivi.
  2. Stili di ballo diversi.
    Si impiegano vari stili musicali, dal flamenco al pop fino alla salsa, e tutto il corpo è coinvolto, ma non è un corso di ballo: nelle diverse fasi ci si concentra ora su braccia e spalle, ora sull’addome, ora sulle gambe e anche i gesti in apparenza più danzati, come i movimenti del bacino, sono sempre finalizzati alla tonificazione.
  3. Rassodamento per tutto il corpo.
    Il punto di forza del training sta nel fatto che è allegro e frizzante, grazie alle musiche coinvolgenti che lo accompagnano, ma non viene mai perso di vista il potenziamento muscolare. In pratica la lezione è strutturata come un interval training, con fasi più blande e fasi più intense.
  4. L’uso degli attrezzi.
    Per sfruttare al massimo la resistenza dell’acqua, rendendo l’esercizio ancora più proficuo, si possono utilizzare piccoli attrezzi come manubri, tubi e cavigliere. Non ci credete? Siete abituate a impiegarli solo nel tone-up? L’elemento di novità sta nel modo in cui vengono utilizzati: ad esempio, con una cavigliera tenuta da entrambe le mani davanti al corpo (che perciò intensifica l’esercizio), si possono compiere torsioni, spinte, rotazioni e disegnare numeri o figure, con risultati di grande effetto.