03/11/2016

Pilates: schiena dritta con lo swimming

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 03/11/2016 Aggiornato il 03/11/2016

Il segreto di questo esercizio del Pilates che migliora portamento e postura sta nella lentezza dell'esecuzione: più il movimento è ampio e slow, più è efficace

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Siamo abituate a considerare gli allenamenti in palestra come lo strumento per raggiungere traguardi prevalentemente di tipo estetico, ma l’attività fisica serve soprattutto per mantenersi in buona salute. Il Pilates, in particolare, assicura benefici importantissimi sulla postura, non solo perché abitua a controllare il proprio assetto corporeo in ogni momento, ma anche perché rinforza la muscolatura deputata a sostenere la colonna vertebrale e previene così sbilanciamenti e squilibri dannosi (e talvolta dolorosi). Uno degli esercizi a corpo libero più efficaci per la postura e il portamento è lo swimming (nuoto),  in due varianti, una per chi è più allenata e una per chi ha minore dimestichezza con questo tipo di training.

Il segreto per eseguire bene lo swimming è la lentezza: controllare i movimenti permette un’attivazione muscolare più profonda e benefica in ogni fase del lavoro.

Quali muscoli lavorano

Lo swimming è davvero un esercizio total body, emblematico del coinvolgimento muscolare armonioso che avviene sempre nel metodo Pilates. In particolare, lavora tutta la catena cinetica posteriore, dalle gambe al collo e alle braccia. I muscoli paravertebrali sono attivamente rinforzati e questo rappresenta un vantaggio per il sostegno della colonna, spesso messa a dura prova nel suo assetto equilibrato e nelle sue curve fisiologiche dalla sedentarietà e dalle cattive abitudini motorie.

Come si esegue

Anna Maria Cova, fisioterapista e fondatrice della CovaTech Pilates School (www.studio-pilates.it), ci spiega come si esegue. Distese prone, con le braccia tese sopra alla testa e i palmi delle mani rivolti verso il pavimento. Sollevate da terra le gambe, le braccia e la testa e alternate un movimento su-giù delle braccia e delle gambe, allontanandole e avvicinandole ritmicamente dal suolo (come se voleste pinneggiare). Durante l’azione, immaginate di “tirare” le mani e i piedi, come se volessero toccare qualcosa di lontano. La respirazione è libera e armoniosamente coordinata ai movimenti di sollevamento e abbassamento degli arti. Fare 10 ripetizioni.

Gli errori da evitare

Evitate di inarcare eccessivamente la zona lombare della schiena. A questo scopo, attvate con forza gli addominali e cercate di mantenere la posizione neutra (cioè la leggere curva naturale della zona lombare) anche se vi trovare distese a pancia in giù. Non spezzate l’allineamento della testa con il busto, sollevandola eccessivamente e accentuando la curva cervicale. Non sollevate le spalle verso le orecchie.

Keep calm

Se l’esercizio vi risulta difficile, c’è un’alternativa più accessibile anche alle meno allenate: sollevate un braccio e la gamba opposta, poi abbassatele ed eseguite lo stesso movimento con il braccio e la gamba che avete mantenuto a terra. 5 ripetizioni per parte.