27/05/2016

Pilates: double leg stretch up-and-down, per tonificarsi dalla vita in giù

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 27/05/2016 Aggiornato il 27/05/2016

Focus sugli addominali, ma anche su cosce e glutei: con il doble leg stretch up-and-down del Pilates si sollecitata tutta la muscolatura delle zone critiche

Pilates- double leg up and down

Il double leg stretch (allungamento di entrambe le gambe) è un esercizio a corpo libero che prevede numerose varianti, in cui è possibile diversificare il movimento di base e stimolare la muscolatura in modo più variegato e completo. Nella versione “up-and-down” (su e giù) sono coinvolte intensamente le zone critiche, grazie a un lavoro ininterrotto di stabilizzazione del bacino: Anna Maria Cova, fisioterapista e fondatrice della CovaTech Pilates School (www.studio-pilates.it), lo suggerisce quindi per modellare addome e cosce in modo mirato.

L’esercizio è indicato per chi ha già una certa dimestichezza con la ginnastica di Pilates, ma non comporta difficoltà particolari: l’importante è controllare sempre postura e movimento

Quali muscoli lavorano

Il double leg stretch up-and-down mette in gioco tutta la muscolatura del “core”, con un impegno addominale costante. Si tonificano anche i flessori delle anche e i quadricipiti, mentre l’intera catena cinetica posteriore e i muscoli delle braccia si attivano in modo vario nelle diverse fasi del movimento.

Come si esegue

Supine, braccia lungo i fianchi, mani sotto ai glutei, gambe unite, tese e sollevate ad angolo retto. Le punte dei piedi sono estese. Senza piegare le ginocchia e inspirando, abbassate le gambe verso il pavimento. Poi, espirando, riportatele alla posizione di partenza. 3-5 ripetizioni.

Gli errori da evitare

Controllate la continua attivazione dei muscoli addominali, per evitare di inarcare la zona lombare e salvaguardare così la schiena. Non contraete le spalle, portandole vicino alle orecchie: immaginate invece che le scapole scendano verso il bacino. Non spezzate il movimento, che deve essere invece fluido e continuo.

Le varianti

L’esercizio può essere effettuato anche portando le mani alla nuca e sollevando le spalle dal suolo. In questo modo si riduce la tensione cervicale, ma si incrementa anche la sollecitazione degli addominali, perché si aggiunge una contrazione isometrica (costante).

L'esperto consiglia

Dopo alcune ripetizioni, potete invertire la respirazione: espirate quindi mentre le gambe scendono e inspirate quando ritornano verso il soffitto. Questa variante serve a diversificare ulteriormente gli stimoli allenanti.