24/11/2016

Corsa campestre: il running è green

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 24/11/2016 Aggiornato il 24/11/2016

Un percorso su prato, più o meno insidioso, costellato di ostacoli e tanta voglia di fitness nella natura. Ecco gli ingredienti della specialità cross country

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Le donne che si allenano correndo sono moltissime: in palestra, al parco, sulla pista di atletica. Poche però sanno che l’inverno è il momento giusto per farsi conquistare dalla corsa campestre, che ha il suo periodo migliore proprio nei mesi climaticamente più avversi alla pratica degli sport outdoor. Se piove, nevica e il terreno è scivoloso la sfida si fa ancora più emozionante.

La campestre, o cross country (cross per gli addetti ai lavori), è la versione più “green” della corsa, quella che si svolge su percorsi sterrati, in mezzo alla natura, in un ambiente vario e sempre diverso.

Da non confondere con il trail running

Non confondete la corsa campestre con il trail running: quest’ultimo si pratica perlopiù in montagna, mentre per parlare di cross country occorre un percorso su prato, con saliscendi, irregolarità del suolo e difficoltà impreviste sul terreno (ostacoli naturali, tratti viscidi e insidiosi). A onor del vero, la campestre è una specialità dell’atletica leggera ben codificata, che prevede percorsi di 8 o 10 km (rispettivamente per le donne e per gli uomini) e non esclude situazioni anche molto complicate. Se non avete velleità agonistiche, tuttavia, potete conoscerne lo spirito anche solo affrontandola in chiave fitness, per il piacere di allenarvi nel verde. Per le principianti, insomma, basta un parco.

Per cominciare, scegliete le scarpe giuste

Volete cimentarvi in questa nuova avventura? Se andate già in palestra e avete un minimo di allenamento muscolare e cardiorespiratorio, siete pronte: procuratevi scarpe da running ben ammortizzate (evitate quelle troppo leggere, inadatte ai terreni con asperità) e scegliete un itinerario breve che vi piaccia. Poiché l’appetito vien mangiando, vedrete che vorrete alzare progressivamente l’asticella della sfida. Fatelo assecondando sempre le vostre possibilità fisiche, senza eccessi.

Amate le sfide? Ecco come affrontare le prime gare

Potete addirittura prepararvi ad affrontare qualche gara amatoriale, con un programma di lavoro di qualche mese. La tabella di marcia ideale prevede tre sedute alla settimana. Una deve essere dedicata al potenziamento muscolare, con squat, affondi ed esercizi mirati soprattutto alla tonificazione di gambe e glutei. La seconda seduta deve allenare la resistenza e può essere affrontata correndo su pista o su strada e aumentando a poco a poco le distanze da coprire. Il terzo appuntamento settimanale è quello specifico, da effettuare su sterrato, per sviluppare l’adattamento fisico e mentale all’ambiente della campestre.