Verdure: amare sì, ma buone

Redazione Pubblicato il 27/12/2016 Aggiornato il 27/12/2016

Sono le verdure tipiche del periodo freddo, ottime per depurare l’organismo

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Non ci sono dubbi sul loro sapore, decisamente amaro. Ma cardi e carciofi, indivia e scorzonera hanno moltissime virtù: oltre a favorire la digestione, le note amare sono legate a potenti sostanze antiossidanti che proteggono la salute dell’intero organismo.

Il cardo

Nell’antichità di questa verdura carnosa si usavano solo germogli e semi per produrre il caglio dei formaggi. Ottima fonte di fibre, il cardo contiene potassio e magnesio, minerali che aiutano ad avere energia e a regolare in senso positivo l’umore. Ricco anche di vitamina B3, ha pochissime calorie, solo 13 per etto. Si può mangiare crudo ma solo se ben pulito e immerso in acqua acidulata perché non annerisca. Anche se lo si fa bollire occorre aggiungere succo di limone nell’acqua per evitare che diventi bluastro.

Il carciofo

La sua principale ricchezza è in fibre solubili e insolubili che favoriscono il transito intestinale e aiutano a mantenere pulito l’organismo. Buona fonte di vitamina B9, contiene ferro e cinarina, una sostanza che stimola l’attività del fegato e favorisce la diuresi con un’ottima azione depurativa e disintossicante su tutto l’organismo. Tanti i modi di gustarlo: crudo se è giovane e tenero, condito con olio, limone e mentuccia, in padella con prezzemolo e aglio e anche fritto, preparazione gustosa ma decisamente pesante. I carciofi poi sono un ottimo ingrediente di base per vellutate e risotti, torte salate e frittate.

Il radicchio

Sarebbe meglio parlare di “radicchi” visto che di questa vasta famiglia fanno parte varietà diverse, dal radicchio di Treviso a quello di Chioggia fino a quello di Castelfranco dalle foglie variegate. In tutti elevato è il contenuto in polifenoli che hanno proprietà antiossidanti e in vitamina C che, oltre a potenziare l’azione contro i radicali liberi, rafforza le difese immunitarie.

L’indivia

Ricchissima di acqua, circa il 95%, e con una buona percentuale di fibre, attorno al 2,7%, contiene vitamina C e vitamina B9 oltre a sostanze amare che la rendono tonica, depurativa e diuretica. Si può mangiare cruda in insalata anche in abbinamento ad altri ingredienti, dal tonno ai dadini di formaggio, dal prosciutto cotto allo speck, e cotta in padella insaporita con acciuga, olive nere e capperi.

La scorzonera

Di questa pianta si consuma la radice che essendo molto ricca di fibre favorisce il transito ma senza aggredire l’intestino. Ricca di potassio e povera di sodio, è naturalmente diuretica e disintossicante, oltre a contenere parecchia vitamina E antiossidante e protettiva. Si consuma lessata, da sola oppure insieme ad altre verdure e in abbinamento anche con cibi ricercati come le capesante e il tartufo.