Dieta senza glutine: sconsigliata per chi non è celiaco

Redazione Pubblicato il 23/01/2017 Aggiornato il 23/01/2017

Togliere il glutine per dimagrire: sempre più italiani (che non sono celiaci) ci provano, con risultati discutibili

glutenfree

La dieta senza glutine? Fa dimagrire, sgonfia la pancia, aiuta a digerire meglio. Falsi miti d’importazione, secondo l’allarme di nutrizionisti e gastroenterologi italiani. Una moda arrivata da vip come Gwyneth Paltrow che afferma di essere in forma perché esclude il glutine, senza essere neppure intollerante.
Secondo l’ultimo censimento del Ministero della salute, in Italia i celiaci accertati sono circa 170mila (600mila, se si fa una stima di chi non sa ancora di esserlo). Eppure ben 2 milioni di famiglie scelgono prodotti senza glutine, con un giro d’affari di 101 milioni di euro e una crescita del 31% nell’ultimo anno.

No alle diete gluten free fai da te

Secondo un recente studio Nielsen l’11% degli italiani ritiene che gli alimenti gluten free offrano un vantaggio per la salute. Il risultato? Diete fai da te che come risultato hanno solo quello di debilitare l’organismo, negandogli sostanze fondamentali.

Il glutine, ribadiscono gli specialisti, è dannoso solo per i celiaci e gli ipersensibili, quindi l’1% della popolazione mondiale. Gli altri possono mangiarlo senza problemi.


Secondo una recente ricerca Doxa-Aidepi, 3 italiani su 10 abbracciano una dieta gluten free pensando di perdere peso. La chimera di un dimagrimento lampo e la ricerca di uno stile di vita più salutare sono le tesi che motivano parecchie persone, senza un problema reale di sensibilità al glutine, a rinunciare a pasta, pane, pizza, biscotti, optando per la versione aglutinata o eliminandoli dall’alimentazione.

Il peso non diminuisce, anzi…

Chi crede di perdere peso con una dieta gluten free si sbaglia: non solo non esiste nessun fondamento scientifico sul ruolo di una dieta senza glutine nel calo ponderale, ma nei cereali gluten free l’apporto calorico può essere addirittura superiore, dato che il glutine rappresenta una parte della componente proteica dei cereali che lo contengono. La quota proteica dei cereali contenenti glutine si aggira intorno al 10-12%, mentre è presente tra l’8 e il 10% nei cereali gluten free, che sono peraltro più ricchi in carboidrati (riso) o grassi (miglio o mais). Il rischio di una dieta senza glutine, inoltre, è di compensare l’apporto di carboidrati complessi con un’alimentazione troppo ricca di grassi, che determina un maggior apporto calorico.