Picnic: 10 regole per farlo in sicurezza

Redazione Pubblicato il 12/07/2022 Aggiornato il 13/07/2022

Preparare, impacchettare e trasportare i cibi del picnic rispettando alcune norme igieniche è fondamentale per non avere problemi di salute

Pic nic

Le belle giornate invogliano a fare  gite fuori porta, con tanto di  picnic. Ma perché il pranzo all’aperto sia un successo bisogna rispettare alcune regole. Ecco il decalogo di Assolatte.

Occorre che gli alimenti siano preparati, cucinati e conservati in modo sicuro, evitando il rischio di intossicazioni o tossinfezioni alimentari.

Il decalogo da seguire

  1. Verificate di avere l’attrezzatura giusta. Se preparate il cibo con le vostre mani dovete avere a disposizione un frigorifero portatile o una capiente borsa termica. Se la meta del picnic richiede diverse ore di viaggio puntate su alimenti pronti stabilizzati, come latte Uht, tonno in scatola, riso liofilizzato.
  2. Ricordatevi del ghiaccio. Il frigo portatile o le borse termiche vanno dotati degli appositi panetti di ghiaccio.
  3. Impacchettate i piatti dopo averli fatti raffreddare. Torta di spinaci e formaggio, pasticcio di maccheroni, frittate e specialità rustiche, dopo la cottura, vanno fatti refrigerare per almeno 12 ore in frigorifero.
  4.  Suddividete gli alimenti in monoporzioni. Prima di avvolgere sandwich, torte salate e dolcetti nelle pellicole per alimenti è utile tagliarli in porzioni pronte per il consumo: si riduce la necessità di manipolarli all’aperto, magari in situazioni in cui manca l’acqua per lavarsi le mani.
  5. Tenete gli alimenti al fresco. Nel bagagliaio la temperatura è più alta che nell’abitacolo dell’auto: se riuscite, tenete le provviste all’interno dell’auto con il climatizzatore acceso.
  6. State lontani da polvere e gas di scarico. L’area picnic a bordo strada, il parco vicino alla tangenziale o la spiaggetta a bordo fiume vicino a una cava di pietra sono aree da evitare.
  7. Scegliete i cibi giusti per una grigliata in “vegetarian style”. Come ortaggi tagliati a fette e formaggi: i più adatti sono quelli a pasta dura o semidura (tomino, scamorza e caciocavallo). Per maggiore comodità ci sono i “grill cheese”, già tagliati a fette e pronti per l’uso. I formaggi vanno tagliati a fette spesse, senza marinarli, e vanno messi sul barbecue a fine grigliata, quando il calore tende a diminuire, così si sciolgono lentamente. Quando iniziano a fondere vanno girati usando una paletta e lasciati su ancora per un minuto.
  8. Non carbonizzate gli alimenti. Impedirete la formazione di sostanze chimiche cancerogene (come i benzopireni) ed eviterete che gli alimenti perdano sapore.
  9. Riponete subito gli avanzi in frigorifero o nella borsa frigo. Più si lasciano all’aperto, a temperatura ambiente, più si danno ai batteri le condizioni ideali per svilupparsi.
  10. Pulite il barbecue dopo averlo usato, soprattutto se rimane all’aperto, per evitare che i residui di cibo attraggano topi, insetti ed uccelli, che veicolano batteri, anche pericolosi.