Acne da adulti, scopri le cause

Redazione Pubblicato il 30/06/2015 Aggiornato il 30/06/2015

Stress, fumo, stile di vita sbagliato sono solo alcune della cause scatenanti dell’acne… Ora un nuovo studio punta l’indice anche sulla vitamina B12

acne

C’è ancora chi pensa che sia solo un inestetismo che colpisce i ragazzini. Per alcune persone invece l’acne arriva tardi, intorno ai 30 anni di età. Nel complesso, oltre 19 milioni di italiani tra i 15 e i 64 anni fanno i conti con brufoli e lesioni su viso, spalle e schiena. Diversi i meccanismi in causa, non tutti noti. Il ruolo degli ormoni nell’acne adolescenziale è ormai accertato. Si sa ancora poco, invece, sul perché l’acne interessi sempre di più anche gli adulti.

Lo studio più recente arriva dall’Università della California. I ricercatori hanno dimostrato che eccessive dosi di vitamina B12 assunte con la dieta inducono il microrganismo a secernere porfirina, una molecola infiammatoria.

Genetica e ormoni

Tra le cause finora accertate da precedenti studi resta in gioco sicuramente una predisposizione genetica, sulla quale si innescano fattori scatenanti, come stress, farmaci, abitudini di vita. In diversi casi, l’acne fa la sua prima comparsa in età adulta, in persone che non ne avevano mai sofferto prima. È riconosciuto il ruolo di un batterio, il Propionibacterium acnes, presente nei follicoli sebacei che, quando il sebo (una miscela naturale di sostanze grasse della pelle) è in eccesso, prolifera in modo anomalo.
Nelle donne, la causa più frequente di acne tardiva è l’ovaio policistico, una sindrome caratterizzata da alterazioni del ciclo mestruale ed elevati livelli di ormoni androgeni nel sangue. Altri casi di acne adulta sono dovuti all’utilizzo di prodotti di bellezza sbagliati: si parla in questi casi di “acne cosmetica”.

Il ruolo della dieta

Oltre alle cure del caso (per i casi lievi si usano retinoidi e derivati della vitamina A, in crema, gel o liquidi, mentre antimicrobici in crema, sostanze esfolianti, antibiotici locali o per bocca sono riservati ai casi più seri), e ai dermocosmetici, è fondamentale la dieta. Alla luce di questo studio, gli scienziati americani suggeriscono di non eccedere a tavola con carne, latte, uova, pesce. Attenzione anche agli zuccheri ad alto carico glicemico (latte, merendine confezionate, bibite gassate), ad alcol e fumo: il primo altera l’equilibrio idroelettrolitico della pelle, mentre le sigarette hanno un effetto irritante.

L'errore da evitare

La luce solare dà un’illusione di miglioramento, la pelle appare subito più “asciutta”, ma terminata l’esposizione al sole comedoni e brufoli si manifesteranno più di prima. Ci si può esporre, con moderazione e usando protezioni alte. Le lampade abbronzanti, invece, non hanno alcun beneficio.