Notti in bianco: 4 cause che non ti aspetti

Redazione Pubblicato il 18/07/2017 Aggiornato il 19/07/2017

Non è sempre facile capire perché si soffre di insonnia. Dall'iperconnessione all'uso scorretto degli integratori ecco gli errori da evitare

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L’estate con il caldo, le zanzare, il cambiamento di abitudini non è amica del sonno. Chi soffre d’insonnia, però, spesso sottovaluta anche altre cause.

Possono essere alcune abitudini apparentemente innocue, o addirittura i rimedi adottati per dormire meglio, a rendere le notti irrequiete.

Ecco a cosa fare attenzione. E come rimediare.

1) Lo stress

Non è una novità ma non si ripeterà mai abbastanza. Sempre più spesso l’insonnia è un effetto dello stress: giornate troppo intense, cervello sempre in movimento e iperstimolazione si ripercuotono sulla difficoltà di prendere sonno. In questo caso, oltre a ripensare il proprio stile di vita, rivedete l’alimentazione privilegiando alimenti ricchi di calcio (come latte, yogurt, formaggi e frutta secca) e di magnesio (come cereali integrali, cioccolato fondente e formaggi grana), che favoriscono il relax.

2) L’iperconnessione

Che sia per ascoltare musica o guardare video, per curiosare nel web o postare sui social, fatto sta che siete sempre “always on”. Questo ha effetti anche sulla linea: secondo lo studio europeo Helena, condotto in 10 Paesi (Italia compresa), gli “short sleepers” (coloro che tendono a dormire meno di 8 ore per notte) hanno un indice di massa corporea più alto e maggiore appetito (placato dal“trash food”, come patatine, pizza e hamburger).

3) Il digiuno

È anche dalla cena che dipende la possibilità di godersi una “dormita” coi fiocchi. Se si vuole passare la notte a contare le pecore, l’ideale è il digiuno: provoca una situazione di ipoglicemia che rende più difficile prendere sonno. È bene invece mangiare circa 3 ore prima di andare a letto: così si evita di coricarsi mentre la digestione in corso. Se si è fatto tardi, si può optare per una cena last minute, veloce ma appagante, ideale fino a un’ora prima di coricarsi: una tazza di latte, con un cucchiaino di miele e un paio di biscotti integrali. Il latte apporta dei particolari peptidi, le casomorfine, che favoriscono il riposo notturno mentre gli zuccheri semplici, forniti da miele e biscotti, fanno salire più rapidamente il livello di serotonina e quindi amplificano l’effetto relax.

4) Gli integratori

Ben vengano gli integratori di melatonina, ma da soli non fanno miracoli. La melatonina è l’ormone che regola il ritmo circadiano dell’organismo e la cui secrezione comincia nelle ore serali, raggiunge il massimo nel cuore della notte e decresce al mattino. In commercio esistono vari integratori che, però, da soli spesso non bastano a risolvere i problemi di insonnia, come ha concluso uno studio pubblicato sul British Medical Journal. Se li prendete ma non funzionano, non date la colpa al farmacista, ma alle vostre cattive abitudini: vanno presi in situazioni di tranquillità e oscurità, perché possano fare effetto.