Medicina narrativa: la tua storia diventa un audiolibro

Redazione Pubblicato il 24/04/2017 Aggiornato il 08/05/2017

Secondo la medicina narrativa, raccontare la malattia aiuta sia il malato che gli operatori della salute. Partecipa alla campagna Vivila tutta: la tua testimonianza potrebbe essere pubblicata

medicina narrativa

Nata ufficialmente a Londra alla fine degli anni Novanta, la medicina basata sulla narrazione (dall’inglese “narrative based medicine”) è da anni oggetto di studi e ricerche. In Italia non c’è ancora un riconoscimento ufficiale, ma solo esperienze sporadiche a opera di realtà territoriali.

Per il malato, verbalizzare la propria condizione significa accettarla e “metabolizzarla”, aiuta a far luce sugli aspetti positivi della malattia e fa emergere le risorse interiori necessarie per affrontarla. 

Rafforza l’alleanza con il medico

Vivere la malattia, anziché subirla, cementa l’alleanza con il medico e riduce il rischio di abbandono o non aderenza alle terapie. La consapevolezza di “non essere l’unico” ha un forte impatto psicologico: grazie a un meccanismo di immedesimazione, il racconto rassicura, dà sollievo, favorisce un atteggiamento di ottimismo e fiducia nei confronti della medicina.

Aiuta a fare diagnosi più corrette

Ciò aiuta anche medici, infermieri, operatori sociali e terapisti a migliorare l’efficacia di cura. Per questo la narrazione di sé dovrebbe essere parte integrante del percorso di cura, in quanto ha implicazioni cliniche importanti. Per esempio, la possibilità di fare diagnosi dipende molto dalla precisione con cui vengono raccontati i sintomi. La “compliance”, cioè il rispetto delle cure prescritte dal medico, è fortemente influenzata da come il malato vive il rapporto con farmaci e strumenti.

La campagna Viverla Tutta, per mettersi in gioco

Giunta al settimo anno la campagna Viverla Tutta promossa da Pfizer inaugura, tramite il progetto “Audiolibri”, l’edizione “Con occhi diversi”. Chiunque abbia una storia da raccontare a proposito della propria esperienza di malattia, diretta o vissuta assistendo una persona cara, può partecipare all’iniziativa, iscrivendosi al sito www.viverlatutta.it e lasciando la propria testimonianza. Le storie che arriveranno sul sito entro il 30 maggio 2017 saranno lette dalla redazione e anche da esperti OMNI (Osservatorio Medicina Narrativa Italia) e del Centro Nazionale Malattie Rare dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità). Quelle selezionate saranno lette da uno speaker, trasformate in una animazione, montate e pubblicate sul sito e sulla pagina Facebook dell’iniziativa. Per partecipare non sono richiesti requisiti letterari o altre caratteristiche, ma solo la voglia e il coraggio di mettersi in gioco.

Guarda il video: https://www.facebook.com/Viverlatutta/videos/1928469074052124/