Lavori notturni: consigli salva-salute

Redazione Pubblicato il 20/03/2017 Aggiornato il 21/03/2017

Lavorare di notte e dormire di giorno può causare vari problemi: ecco come evitarli

LAVORO-NOTTURNO

Secondo il Ministero del lavoro, più del 25% dei lavoratori italiani fa i turni, anche di notte. Sono sempre di più anche le donne: panettiere, dottoresse e infermiere, operaie, bariste. Non a caso, i disturbi legati a un’alterazione dei ritmi circadiani (sonno-veglia) sono in aumento e oggi la “sindrome del lavoratore turnista” è riconosciuta come malattia: colpisce più di un lavoratore su 10, con sintomi come sbalzi d’umore, disturbi del sonno, alterazioni digestive.

Come evitare i disturbi

Come cercare di evitarli o almeno ridurli? Innanzitutto, la capacità di adeguarsi a ritmi sonno-veglia inconsueti è determinata geneticamente, pertanto i cosiddetti “gufi”, cioè coloro abituati a coricarsi tardi e svegliarsi a metà mattina, sono avvantaggiati, mentre le “allodole”, gli individui mattinieri che alla sera crollano presto, non sono predisposte per sopportare ritmi di sonno-veglia “ribaltati”.
Esistono poi alcune regole utili per evitare gli effetti di una carenza cronica di sonno, come sonnolenza diurna, irritabilità, magari problemi sociali e di coppia. La prima è imporsi di recuperare il sonno dopo il lavoro (anche se quello diurno non è profondo e riposante come quello notturno), andando a letto subito dopo la fine del turno, senza rimandare.

Alimentazione sotto controllo

Anche l’alimentazione può risultare “sfasata” e il peso ne risente: ricercatori dell’Università Politecnica delle Marche e dell’Università Carlo Bo di Urbino hanno osservato che, rispetto ai lavoratori diurni e a parità di altri fattori di rischio, i turnisti presentano una frequenza di sovrappeso molto più elevata. Prima di andare a letto, quindi, sì a una buona colazione a base di cereali, latte e frutta. Svegliandosi all’ora di pranzo, ci si può concedere un primo piatto condito in modo leggero, seguito da un contorno di verdura cruda o cotta. Alla sera, prima di tornare al lavoro, una cena a base di proteine: sono facilmente digeribili e favoriscono lo stato di veglia (purché conditi in modo leggero).

Durante il lavoro, sì a uno spuntino come frutta e yogurt, che sostengono il rendimento e si digeriscono in fretta. E la caffeina? Concessa a inizio turno, ma senza abusarne.

Nel pomeriggio è consigliata un’attività fisica piacevole, di tipo aerobico, che fa bene all’umore. Se al mattino si è dormito poco, si può recuperare con un sonnellino prima di cena, facendo attenzione a predisporre la camera per un corretto riposo: niente tv, giù le tapparelle e tappi alle orecchie per evitare i rumori.