Shiatsu contro le cervicalgie

Redazione Pubblicato il 21/04/2017 Aggiornato il 21/04/2017

Contratture e dolori al collo e alla nuca trovano beneficio grazie allo shiatsu, l'antica tecnica giapponese che allenta le tensioni psicofisiche in poche sedute

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Il dolore cambia da caso a caso: può interessare il collo, la nuca, spesso le spalle e irradiarsi alla testa, generando cefalee più o meno forti. Secondo le statistiche soffre di cervicalgia un italiano su otto, in modo saltuario o cronico.

Gli esperti sostengono che lo shiatsu sia una delle tecniche dolci più efficaci per dare sollievo perché scioglie le tensioni psicofisiche.

Posture scorrette e stress sono fra le cause della contrattura anomala dei muscoli della zona cervicale, con dolore, rigidità e conseguenti difficoltà motorie.

Un problema tipico di chi fa sforzi

Gianna Zannella, terapista della riabilitazione e specialista di shiatsu (www.shiatsupsicosomatico.it), spiega che fra le persone giovani, anche di 25-30 anni e prevalentemente donne, che si accostano a questa forma terapeutica nove su dieci lo fanno per combattere il dolore cervicale: che non è un problema “da vecchi” e non dipende necessariamente da problematiche gravi della colonna e dei dischi intervertebrali. Invece è tipico di chi fa sforzi (occhio al fitness troppo intenso!), svolge un’attività frenetica, ha un lavoro impegnativo e di responsabilità, somatizza ansie e stress.

Basta anche una seduta

Lo shiatsu allevia la sintomatologia dolorosa e anche solo dopo una seduta vi fa sentire meno contratte, più rilassate. Nei casi di cervicalgia più comuni bastano in genere 5-6 incontri con frequenza settimanale per risolvere completamente il disturbo.

Digitopressioni e manualità

Il lavoro consiste in digitopressioni e sfioramenti delicatissimi, movimenti guidati di flessione e rotazione laterale del capo (per mobilizzarlo con dolcezza), pressioni dei polpastrelli e delle mani nelle zone del corpo in cui sono presenti rigidità. Le manualità interessano tutto il corpo, perché lo shiatsu non agisce solo sull’area circoscritta in cui compaiono i sintomi, ma punta a riportare l’equilibrio nell’intero organismo. Secondo la medicina orientale, cui si rifà questa secolare tecnica terapeutica giapponese, anche le zone corporee più distanti sono interconnesse e collegate da una fitta rete di canali, in cui scorre l’energia vitale. Eliminare blocchi e rallentamenti nel flusso energetico, lavorando su precisi punti del corpo, significa riportare armonia e buona salute.