Osteopatia: sicure di sapere quando serve?

Redazione Pubblicato il 20/04/2017 Aggiornato il 20/04/2017

Sempre più italiani scelgono l’osteopatia per risolvere il mal di schiena. Ma non hanno ancora le idee chiare su questa disciplina complementare

osteopatia

Un italiano su tre conosce l’osteopatia e uno su 5 si è rivolto a un osteopata, in 7 casi su 10 per curare dolori muscolo scheletrici. È quanto rivela un’indagine dell’Istituto di ricerca Eumetra Monterosa, secondo cui è il passaparola il canale principale attraverso il quale si seleziona il proprio osteopata.

Senza farmaci o strumenti

L’osteopatia è una disciplina complementare (non olistica, come agopuntura, omeopatia o riflessologia plantare), riconosciuta dall’Organizzazione mondiale della sanità e definita come una medicina basata sul contatto manuale: non utilizza farmaci, rimedi naturali o strumenti, ma solo le mani dell’operatore. La sua validità nella diagnosi e nel trattamento di svariate patologie è supportata da diversi studi scientifici.

Attraverso pressioni delicate, cerca di sciogliere le tensioni, allungare i muscoli e allo stesso tempo favorire l’adozione di una postura corretta.

Non è un rimedio sintomatico: agisce sulle cause. Ha l’obiettivo di risalire alla disfunzione che ha determinato il problema e trattarla (o meglio prevenirla, quando possibile). Come dimostrano le linee guida pubblicate sul Journal of American Osteopathic Association è molto efficace sulle lombalgie.

Tanti osteopati, nessun elenco ufficiale

L’indagine rileva però l’esigenza di maggiore chiarezza sui benefici delle cure osteopatiche (59% degli italiani) e, dall’altra, un interesse verso tutela e sicurezza: 8 italiani su 10 dichiarano di sentirsi più tutelati se il professionista è iscritto a un’associazione. L’aspetto fondamentale, infatti, è la scelta di un professionista qualificato. In Italia ci sono circa 6mila osteopati ma non esiste un elenco ufficiale. Il riconoscimento dell’osteopatia come professione sanitaria, previsto dall’articolo 4 del decreto legge Lorenzin sulla riforma degli Ordini e le sperimentazioni cliniche, è ancora in attesa di approvazione alla Camera.

A quando un rimborso per le cure?

Al momento i trattamenti sono completamente a carico del paziente. Il riconoscimento ufficiale della professione,potrebbe portare anche alla copertura dei trattamenti da parte del Sistema sanitario (esigenza sentita dal 43% degli italiani coivolti nell’indagine), alle detrazioni fiscale e alla copertura assicurativa delle cure.