16/02/2023

Cardo mariano, l’amico del fegato

Saverio Pepe
A cura di Saverio Pepe
Pubblicato il 16/02/2023 Aggiornato il 17/02/2023

Il cardo mariano è la pianta più efficace per disintossicare il fegato e tenere sotto controllo il livello di trigliceridi e colesterolo. E ha pure proprietà idratanti

cardo mariano

Pianta spontanea della macchia mediterranea, il cardo mariano è il miglior alleato della salute del fegato. Numerosi studi scientifici hanno dimostrato le straordinarie proprietà di una sua componente, la silimarina, in grado di neutralizzare le infezioni, ma anche gli effetti della cattiva alimentazione e dell’abuso di alcool o farmaci. In più evita l’ossidazione dei grassi nel fegato, facilitando la loro eliminazione.

Le sostanze amare contenute nella pianta fluidificano la bile, donando al cardo mariano anche la capacità di delicato lassativo.

Amaro ma efficace. E basta usarlo in compresse!

Proprio perché è così amaro non è proponibile sotto forma di infuso. Ma è ugualmente efficace in compresse, o come sciroppo dolcificato o tintura madre.

Le compresse Come suggerisce il nostro fitoterapeuta Saverio Pepe le compresse sono efficaci quando si vuole depurare e disintossicare il fegato, perché la polvere essiccata è più attiva su questo organo. Se ne prende una  dopo pranzo e una dopo cena, facendo un ciclo di cura di 3 mesi con uno di stop.

Lo sciroppo Lo sciroppo dolcificato con fruttosio è molto utile quando alla pesantezza di fegato sono associate anche stitichezza, colite e meteorismo. La dose è di un cucchiaino prima di pranzo e cena, per cicli di un mese con uno di stop. Il cucchiaio di sciroppo può essere anche diluito in acqua minerale frizzante fresca per avere una gradevole bevanda salutare.

La tintura madre Sotto forma di tintura madre il cardo mariano è meno amaro e presenta una maggiore concentrazione di silimarina, per cui è un potente disintossicante da utilizzare durante le diete, quando al sovrappeso è associato un alto livello di trigliceridi, colesterolo e pesantezza post prandiale. Se ne prendono 30 gocce in un bicchiere d’acqua, dopo colazione, pranzo e cena, facendo cicli di 2 mesi e uno di stop.